Nuova sentenza per la Juve: “Tanti punti di penalizzazione. Agnelli? Ecco cosa rischia”

L’esito della sentenza sul caso plusvalenze fa discutere, arriva il parere dell’ex giudice ed ex presidente della Corte Federale, Sergio Santoro

Nel tardo pomeriggio di ieri è arrivata la tanto attesa sentenza da parte del Collegio di Garanzia presso il Coni. La Juve ha avuto restituiti i 15 punti di penalizzazione ed è stata così riscritta una nuova classifica, che porta i bianconeri al terzo posto. Perde quota il Milan, che esce dalla zona Champions League.

Juventus, nuova sentenza: parla Santoro
Andrea Agnelli (©LaPresse) – Calciomercato.it

Ma per conoscere il futuro della Juventus bisognerà aspettare. Servirà passare dalla Corte federale d’appello, che riascolterà la difesa bianconera.

Queste chiaramente sono le ore dei commenti e dei pareri degli esperti. Non è escluso che il club bianconero venga nuovamente penalizzato. Sergio Santoro, ex giudice ed ex presidente della Corte Federale, intervenuto ai microfoni di TvPlay, non ha escluso che possano essere nuovamente 15 i punti tolti: “I punti di penalizzazione saranno tanti, spesso da presidente della Corte Federale ho confermato sentenze in casi simili. Potrebbero essere anche confermati i 15 punti. Quando un dirigente commette atti illeciti che non sono di immediato vantaggio, ci può essere una non responsabilità del club. La responsabilità può essere anche del singolo, prima era un totem”.

Juventus, la posizione di Agnelli: il parere di Santoro

Se il club si è vista restituire i punti, facendo gioire i tifosi della Juventus, non possono certo sorridere i dirigenti. I ricorsi da parte di Andrea Agnelli, Maurizio Arrivabene e di Federico Cherubini, sono stati infatti respinti.

Juventus, nuova sentenza: parla Santoro
Juve (©Ansa) – Calciomercato.it

Per quanto riguarda l’ex numero uno della Juve, Santoro si è così espresso: “Non so se Agnelli rischia la radiazione, non lo so sulla base di che cosa possa rischiarlo. Ho assolto Agnelli in larga parte per la questione della vendita dei biglietti. Il nome Juventus non rappresenterebbe un peso per me, una squadra vale l’altra. La Juventus trovo strano che si sia abbandonata a certi reati. Non ci sono state condanne in ambito penale. C’è un contrasto costante tra la giustizia statale e quella sportiva”.

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