Mastrandea: “Giustizia sportiva deve essere veloce. Sanzioni necessarie per tutelare il calcio” | ESCLUSIVO

Intervista in esclusiva per Calciomercato.it al Giudice Sportivo Gerardo Mastrandrea: le sue dichiarazioni sui temi del momento

La redazione di Calciomercato.it ha intervistato in esclusiva il Giudice Sportivo Gerardo Mastrandrea, intervenuto a Napoli questa mattina al convegno dal titolo “Riforma dello sport e ruolo del giudice sportivo”.

Mastrandrea intervista esclusiva razzismo stadi plusvalenze Juventus
Gerardo Mastrandrea (foto Calciomercato.it)

Inevitabile parlare dei motivi di interesse a livello di giustizia sportiva in questo momento, con il coinvolgimento di diversi club e il dibattito sulle decisioni rispetto all’iter della giustizia ordinaria. “Secondo me la formula ideale è la collaborazione di tutti gli operatori – ha spiegato Mastrandrea – Il profilo del giudice sportivo è un profilo che deve lavorare con l’immediatezza, la celerità, assoluta velocità, perché il bene primario è la regolare prosecuzione dei campionati. Da questo punto di vista devono collaborare tutti, dalle società per impedire che alcuni soggetti possano rovinare lo spettacolo e allontanino le famiglie dallo stadio. Dal nostro punto di vista, saremmo tutti più contenti se non fossimo costretti a dare sanzioni pesanti, ma dobbiamo dare dei segnali perché il calcio è un bene di tutti. Collegio di garanzia sulla Juventus e plusvalenze? È un tema generale che va affrontato in maniera molto serena e razionale”.

Rivelazioni importanti per quanto riguarda razzismo e violenza negli stadi, con una norma ad hoc allo studio: “So che a livello di governo e federazione stanno lavorando per affrontare il problema del razzismo e della violenza negli stadi – ha aggiunto il Giudice Sportivo – Non è più accettabile sentire forme di discriminazione e cori beceri di carattere territoriale. La strada è quella della prevenzione e della tecnologia. L’individuazione dei responsabili per tenerli lontani dallo stadio. Devono essere scoraggiati e non devono nascondersi tra le masse. Le società hanno il primo interesse a collaborare per evitare di essere messe sotto ricatto, perché purtroppo abbiamo ricevuto qualche segnale a riguardo. Devo riconoscere che ho visto dei segnali di maggiore collaborazione e disponibilità da parte dei club coinvolti”.

Impostazioni privacy