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“Un alibi incrollabile”: Inzaghi-Inter, cambia tutto

Le ultime su Inzaghi a poco meno di due giorni dalla grande vittoria in casa del Benfica che spiana la strada verso la qualificazione alle semifinali di Champions

“Serve più lucidità nei giudizi”. Probabilmente ha ragione Inzaghi, uno non all’altezza (per dirla in modo educato) dell’Inter fino a martedì alle ore 21. Un fenomeno dopo che la sua squadra ha vinto in casa dello spettacolare Benfica ipotecando la qualificazione alle semifinali di Champions. In ogni caso la sua permanenza in nerazzurro resta fortemente in bilico. Il divorzio, attraverso un esonero o più verosimilmente una risoluzione del contratto in scadenza a giugno 2024 con annessa buonuscita, potrebbe arrivare anche se riuscisse ad arrivare tra le prime quattro e ad arrivare in finale di Champions. Certo, sarebbe assurdo ma il calcio va così. Ovviamente l’ultima parola spetterebbe a Zhang.

Inzaghi Inter
Simone Inzaghi (LaPresse) – calciomercato.it

Il problema è chi al posto di Inzaghi? Bisogna dirlo con tutta franchezza, in casa nerazzurra non ci sono i soldi per un Klopp. Ma nemmeno per un Conte. E non parliamo solo della questione ingaggio, bensì pure di garanzie in chiave calciomercato che a tecnici di grande prestigio devi assicurare. Altrimenti… Non firmano. Ecco perché il piacentino ha ancora qualche possibilità di restare aggrappato alla panchina interista. Tra i pro per la conferma di Inzaghi si schiera quest’oggi ‘Tuttosport’. Come scrive il quotidiano torinese, il 47enne “ha un alibi incrollabile nel non aver avuto per mesi Lukaku e Brozovic“.

Inoltre il tecnico “è un aziendalista“, elemento non da poco “considerato che l’Inter andrà incontro a un’annata dove potrebbe esserci un passaggio di proprietà o comunque importanti stravolgimenti: qualsiasi allenatore, prima di prendersi in carico un’eredità comunque pesantissima vorrà sapere quali siano i programmi societari…”.

Inzaghi “ha fatto vedere come, in un’annata comunque problematica – sottolinea in conclusione il quotidiano torinese – abbia sempre governato bene lo spogliatoio. L’eventuale sostituto (Thiago Motta il più ‘abbordabile’, ndr) sarebbe altrettanto bravo a farlo?”.

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