Problema stadi in Italia: “Euro 2032 non basta, servono impianti di proprietà”

La questione stadi tiene banco da tempo in Italia, parla il presidente della Lega Serie A Casini illustrando criticità e soluzioni

Da anni ormai in Italia esiste un problema legato agli stadi. Le infrastrutture nostrane da questo punto di vista sono spesso vecchie, obsolete e rimaste ai tempi dei Mondiali di Italia ’90. Un rinnovamento non è più differibile.

Problema stadi, Casini invita a guardare oltre Euro 2032
Stadio San Siro in Milano – Calciomercato.it

Un tema che nel dibattito pubblico, non solo per quanto concerne gli appassionati di calcio, è molto sentito, ma che non trova una soluzione. Un reportage-inchiesta di ‘OneMediaVideo’ ha provato a far luce sul fenomeno, spiegando come l’Italia sia molto indietro rispetto ad altri paesi europei. Nella nostra Serie A, soltanto quattro squadre hanno un impianto di proprietà, mentre in Inghilterra sono l’80%.

Questione stadi, parla Casini: “In Italia problemi di sistema, il pubblico rallenta tutto”

Sul tema, è stato interpellato Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A. In una lunga intervista, ha spiegato quali sono i problemi principali legati agli stadi nel nostro paese e indicato le possibili soluzioni.

Problema stadi, Casini invita a guardare oltre Euro 2032
Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A – Calciomercato.it

“In Italia è difficile costruire gli stadi per diverse ragioni – ha dichiarato -La prima è di sistema: gli stadi sono innanzitutto strutture pubbliche nella maggior parte dei casi e il nostro paese ha sempre avuto difficoltà da questo punto di vista. La seconda ragione è che a livello comunale ci sono problemi di conflitto di interessi sul resto del territorio. La terza è che ci sono attori particolari come gli ambientalisti o i consumatori con i quali è difficile trovare un punto d’incontro. Stadi e infrastrutture sono la priorità per portare la Serie A ai livelli che le competono. Serve avere più stadi di proprietà e alcune società ci sono riuscite. Se amplieremo il numero, tutto potrebbe essere più semplice rispetto ad avere un proprietario pubblico. Il tema della proprietà è comunque urgente, ma meno dell’accelerare per il rinnovamento degli impianti esistenti. E’ importante in questa fase che ci sia un ministro dello Sport competente come Andrea Abodi, che abbia potuto occuparsi direttamente del tema degli stadi. Ci sono riscontri importanti in merito alla sua presenza”. Riguardo alla candidatura italiana a Euro 2032, Casini avverte: “E’ molto importante per la Serie A e per tutto il movimento, sarebbe un’opportunità straordinaria per accelerare molte procedure di ammodernamento. Ma come ha ricordato proprio Abodi, non può essere l’unica ragione per farlo”.

Nel frattempo, a Milano, Inter e Milan, abbandonato il progetto di un nuovo San Siro sulle ceneri dell’attuale, stanno dividendo le proprie strade. I nerazzurri hanno individuato un terreno nella zona sud della città, i rossoneri pensano all’area dell’ippodromo La Maura, ma con i residenti della zona che stanno già protestando. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala è aperto a ogni soluzione: “Per me va bene tutto, l’importante è che si rimanga a Milano, aspetto i club quando vorranno venire a parlarmi”.

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