Processo Juve, la FIFA: “Sanzioni FIGC hanno effetto globale”

La nota della FIFA sul processo in cui è coinvolta la Juventus complica la situazione: “Le sanzioni della FIGC hanno effetto globale”

Le questioni giudiziarie della società Juventus continuano a tenere banco, non solo in Italia. Anche in Europa gli occhi sono puntati su quello che sta succedendo nei tribunali nostrani e la FIFA oggi ha rotto il silenzio.

"Le sanzioni della FIGC hanno effetto globale": la FIFA mette il carico
Gianni Infantino, presidente della FIFA – Calciomercato.it

Tramite una nota ufficiale inviata a ‘Sky Sport UK’, la FIFA ha annunciato: “Confermiamo che, a seguito di una richiesta della Federcalcio italiana (FIGC), il presidente della commissione disciplinare della FIFA ha deciso di estendere le sanzioni imposte dalla FIGC ai diversi funzionari calcistici affinché abbiano effetto a livello globale”. Questo complica notevolmente i piani ed il futuro di Fabio Paratici.

Processo Juve, si complica la situazione di Paratici | La FIFA conferma: “Effetti a livello globale”

Nell’ambito del ‘Processo Plusvalenze’, dove alla Juventus sono stati comminati i 15 punti di penalizzazione in campionato, diversi dirigenti della società piemontese sono stati inibiti. Tra questi anche Andrea Agnelli, Maurizio Arrivabene, Federico Cherubini, Pavel Nedved e proprio Fabio Paratici.

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Fabio Paratici, direttore generale del Tottenham – Calciomercato.it

La decisione della commissione disciplinare della FIFA avrà un impatto principalmente su Fabio Paratici, direttore generale del Tottenham, a cui la FIGC ha comminato un’inibizione per due anni e mezzo. Il dirigente italiano, come si legge nel ‘Codice di Giustizia Sportiva’, non potrà quindi rappresentare gli ‘Spurs’ in “attività rilevanti per l’ordinamento sportivo nazionale e internazionale”, non potrà “accedere agli spogliatoi e ai locali annessi in occasioni di manifestazioni o gare calcistiche nell’ambito della FIGC con eventuale richiesta di estensione in ambito UEFA e FIFA” e non potrà “partecipare a riunioni con tesserati o con agenti sportivi”. Questo, complica notevolmente lo svolgimento del suo lavoro con il Tottenham ed il club inglese potrebbe anche decidere di interrompere la collaborazione, per virare su un altro direttore generale.

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