Juventus, doppio ‘assist’ per il ricorso: “Penalizzazione non ammissibile”

La Juventus prepara il ricorso contro la penalizzazione dopo le motivazioni della sentenza: gli argomenti a favore dei bianconeri

Come prevedibile, la pubblicazione delle motivazioni della Corte d’Appello federale per la penalizzazione inflitta alla Juventus per il caso plusvalenze ha generato ulteriori discussioni sul tema. Si parla, per i bianconeri, della commissione di un ‘illecito grave, ripetuto e prolungato’ che rende i bilanci del club ‘non attendibili’ e con ‘impressionante mole probatoria’.

Juventus, doppio parere legale: penalizzazione e revocazione non ammissibili
Juventus Stadium – Calciomercato.it

Altrettanto secondo le previsioni, la Juventus ha replicato con un comunicato in cui spiega che le motivazioni sarebbero affette da ‘illogicità e infondatezza in punto di diritto’. I bianconeri avranno 30 giorni di tempo per depositare il ricorso presso il Collegio di garanzia del Coni, mossa dalla quale il club si attende di riuscire a far valere le proprie ragioni e ottenere la cancellazione del -15 di penalizzazione in classifica. Ricordiamo che il Collegio di garanzia non può intervenire nel merito, ma può rilevare vizi procedurali e di legittimità, annullando la sentenza o rinviandola alla Corte federale per una rimodulazione. La partita è aperta, così come lo saranno, a seguire, quelle per gli altri filoni di indagine ancora in corso, soprattutto quello sulla manovra stipendi.

Juventus, perché i bianconeri credono nell’annullamento della sentenza: dubbi su norme applicate e su legittimità

La Juventus ritiene di avere, in merito al caso plusvalenze, elementi per riuscire a ribaltare il verdetto. Due esperti di diritto, interpellati da ‘Tuttosport’, spiegano i motivi per i quali i bianconeri potrebbero vedere accolto il proprio ricorso.

Juventus, doppio parere legale: penalizzazione e revocazione non ammissibili
Maurizio Scanavino, dg della Juventus – Calciomercato.it

Sergio Santoro, ex presidente della Corte Federale d’appello, spiega infatti che “la revocazione è illegittima: si sarebbe dovuto aprire un nuovo processo con un nuovo deferimento, le intercettazioni non sono utilizzabili come nuovi elementi e non lo sono per provare illeciti contabili, per i quali sarebbe servita una consulenza tecnica per mancanza di competenza in materia dei giudici”. In più, Paco D’Onofrio, docente di diritto sportivo all’Università di Bologna, aggiunge che “in presenza di una norma specifica sulle irregolarità contabili, l’articolo 31 comma 1 del Codice di Giustizia sportiva, che prevede soltanto ammende, non si dovrebbe applicare la norma generale, l’articolo 4 comma 1 sulla lealtà sportiva, che prevede penalizzazioni. Il criterio cumulativo non è previsto. La Juventus potrebbe contestare anche l’idea che una serie reiterata di irregolarità ne modifichi la qualificazione giuridica”.

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