Juventus, ci risiamo: “Dovrebbe essere radiata”

Juventus, ci risiamo dopo la riapertura del caso plusvalenze anche da parte della FIGC: “Dovrebbe essere radiata”

Nella giornata di ieri la FIGC ha comunicato che il Procuratore Federale ha presentato ricorso per la revocazione parziale della decisione della Corte Federale di Appello nei confronti della Juventus e delle altre società coinvolte, nell’ambito del caso plusvalenze.

Juventus, ci risiamo: "Dovrebbe essere radiata"
John Elkann © LaPresse

La vicenda potrebbe così riaprirsi anche davanti alla giustizia sportiva. Sul caso è intervenuto l’avvocato Roberto Afeltra, a ‘Radio Radio’, senza mezzi termini: “Non dobbiamo avere paura di dire che se la Juventus, fosse ritenuta colpevole, dovrebbe essere radiata non retrocessa. Non avrebbe più i criteri per essere iscritta al campionato e in questo caso la sanzione non è la retrocessione, è la radiazione”. Stefano Agresti ha invece dichiarato: “Teoricamente le contestazione mosse alla Juve, prevedono in ultima analisi anche la retrocessione in Serie B, ma non credo che avverrà. C’è la possibilità dell’esclusione da un campionato e il mandarla in un altro campionato, che potrebbe essere anche la Serie C. Non credo che accada, me nello spettro di pene per i reati contestati c’è anche questo. Nessuno credeva che si potesse riaprire il processo plusvalenze, invece è accaduto. Riaprire il processo è possibile, poi che venga giudicata colpevole è un altro conto”.

Juventus e caso plusvalenze: “Sarebbe da radiazione”

Anche il giornalista Furio Focolari è più cauto rispetto all’avvocato Afeltra. Sempre a ‘Radio Radio’, si è espresso così sul caso Juve.

Juventus, ci risiamo: "Dovrebbe essere radiata"
John Elkann © LaPresse

“Perché la Serie A dovrebbe fare a meno della Juve? Retrocessione? Sono delle teorie. – ha affermato Focolari – Io non metterei il carro davanti ai buoi, non credo che succederà una cosa così drastica. Ci sarà qualche provvedimento, qui ci occupiamo ormai solo della Juventus e di cose legali. I processi si fanno nelle sedi opportune, non su giornali, radio o televisioni”. Staremo a vedere.

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