Abodi, replica a Lotito: “Ho detto di no per un motivo”

Il Ministro dello Sport Andrea Abodi parla del momento del calcio italiano e risponde con fermezza alle richieste di Lotito

Con i Mondiali in Qatar che si avviano alla conclusione ed entrano nelle proprie fasi decisive, con l’Italia ancora una volta tristemente spettatrice, nell’attesa della ripartenza del campionato, tra tre settimane, tengono banco numerosi temi legati all’attualità nostrana nel mondo del calcio.

Abodi, replica a Lotito: "Ho detto di no per un motivo"
Andrea Abodi © LaPresse

Temi che di recente hanno coinvolto il dibattito anche ai più alti livelli istituzionali. E sui quali, a margine dell’evento ‘Rema Roma per la vita’, svoltosi nella Capitale, si è espresso uno degli interlocutori privilegiati in questo momento, vale a dire il Ministro per lo Sport e per la Gioventù Andrea Abodi, che ha toccato tutti i principali argomenti che hanno monopolizzato la pubblica attenzione dal punto di vista calcistico.

Abodi sulla rateizzazione dei debiti: “La Serie A non può avere tutela esclusiva”

In una lunga intervista concessa a Notizie.com, Abodi ha ribadito la posizione del governo in merito ai recenti punti nevralgici che coinvolgono il calcio e lo sport italiano e che possono determinarne il futuro.

Abodi, replica a Lotito: "Ho detto di no per un motivo"
Andrea Abodi © LaPresse

Sulle recenti vicende che hanno coinvolto la Juventus, Abodi ha spiegato: “La cronaca ci insegna che nel calcio e in tutto lo sport in generale, la gente vuole trasparenza. Cosa che vorrei anch’io, per evitare in futuro qualsiasi altro tipo di equivoco”. Arriva poi la risposta alla richiesta di Claudio Lotito di spalmare i debiti delle società calcistiche, che ha già trovato terreno poco fertile nel Presidente del Consiglio Giorgia Meloni: “Io cerco di guardare sempre al modo in cui si possono fare le cose. Non ho mai espresso un diktat, ma ho formulato un parere negativo all’emendamento proposto. Ritengo che il mondo dello sport, con prevalente interesse di alcuni club di Serie A, non possa avere una tutela esclusiva. Il calcio va sostenuto, ma va trattato allo stesso modo del tessuto industriale del paese”. Infine, l’apertura alla revisione del Decreto Dignità, relativamente alla questione delle sponsorizzazioni da parte delle società di betting nel calcio: “Stiamo lavorando per renderle di nuovo legali, vogliamo cercare di mettere qualcosa a posto”.

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