Caos Juve, arriva la rivelazione: “Si va verso la penalizzazione”

Intervenuto a Calciomercato.it su Tv Play, il giornalista Alberto Mauro ha parlato della situazione in casa Juventus

E’ sempre il caso Juventus a tenere banco nel mondo del calcio italiano. In attesa di possibili novità sul fronte inchieste (sia quelle giudiziarie che sportive), ci si interroga anche su come la squadra reagirà alla situazione quando tra un mese si tornerà in campo.

Agnelli, la Juve rischia la penalizzazione
Agnelli © LaPresse

Ne ha parlato, intervenuto a Calciomercato.it su Tv Play, anche il giornalista Alberto Mauro: “Allegri dovrà tenere parallele due linee: le questioni giudiziarie e il campo, continuando quanto fatto prima della pausa per raggiungere l’obiettivo. Non sarà semplice, si sono moltiplicate le incognite. Poi c’è il vero punto di domanda che riguarda giugno: chi rimarrà? Chi andrà via?”.

INCHIESTE  – Dal punto di vista delle inchieste, Mauro spiega: “I fronti sono diversi. Il principale è quello giudiziario della Procura di Torino, poi c’è la Consob, l’inchiesta UEFA, quella federale. Dal punto di vista delle plusvalenze in ambiente Juventus non filtra particolare pessimismo, mentre per la questione stipendi la situazione è diversa. Ci vuole ancora tempo, siamo ancora ai preliminari. Tra i due filoni, la manovra stipendi è quella che preoccupa di più. Si è parlato di un ventaglio ampio di conseguenze. Anche, le prime impressioni per quanto riguarda la Procura Federale è quella di una penalizzazione, per andare alla retrocessione servirebbe un falso in bilancio relativo all’iscrizione al campionato, cosa che attualmente non sembra esserci”.

Juventus divisa a metà, Mauro: “Ci sono più fazioni”

Mauro a Tv Play sulla Juventus
Alberto Mauro

In chiusura del suo intervento, Alberto Mauro ha commentato anche gli auguri che la Juventus ha voluto fare ad Andrea Agnelli nel giorno del suo compleanno: “Fa capire che nella Juventus ci sono più fazioni, una che appoggia Agnelli e un’altra più gli Elkann. Attualmente sono contrapposte. Si è parlato di scelta condivisa per quanto riguarda le dimissioni del Cda, ma anche qui sembra esserci stata più una spinta per avere conseguenze più lievi più che una scelta condivisa”.

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