CM.IT | Rafaela Pimenta: “Vi racconto come sta Pogba”

Le parole di Rafaela Pimenta su vari argomenti, da Paul Pogba ai giocatori impegnati al Mondiale in questi giorni

Si è svolta a Roma l’assemblea generale della IAFA, l’associazione italiana degli agenti di calcio. Un evento significativo nella cornice del Radisson Hotel GHR, nel cuore dei Parioli, che si tiene ogni anno ma che mai come questo ha rivestito un significato particolare. Presidente onorario è stato, infatti, per anni il compianto Mino Raiola e oggi era presente Rafaela Pimenta a raccoglierne l’eredità anche in questo ruolo. Una giornata importante anche per il presidente IAFA, l’agente Fifa Christian Bosco, dal momento che all’ordine del giorno c’era anche – oltre alla commemorazione di Mino Raiola – il tema relativo al nuovo regolamento.

pimenta pogba intervista calciomercato.it 20221206

A margine dell’evento, Rafaela Pimenta – tra i più importanti agenti del mondo e rappresentante dei campioni più forti da Haaland a de Ligt e Dumfries – ha rilasciato alcune dichiarazioni ai cronisti presenti tra cui quello di Calciomercato.it. “Ho tanti ricordi, è un grande onore, un sapore dolce ma anche amaro perché fa pensare al vuoto che ha lasciato Mino. Il nostro ruolo è far passare il messaggio di cosa facciamo. Il ruolo del procuratore non è capito, si parla solo dei soldi e c’è anche malafede. C’è una tendenza a negativizzare, perché quello che è più eclatante vende di più – le parole della manager brasiliana -. La nostra missione è far vedere che siamo un pezzo del bellissimo gioco che è il calcio. Se lo facciamo bene possiamo essere un valore aggiunto. Noi nella nostra azienda giochiamo di squadra, 25 anni fa abbiamo cominciato questa avventura con Mino. Se non ci fosse stato il mio gruppo di lavoro non sarei stata qui”.

CM.IT | Rafaela Pimenta su Pogba e i giocatori al Mondiale

pimenta pogba intervista calciomercato.it 20221206

Rafaela Pimenta – ai microfoni di Calciomercato.it – parla del suo rapporto con Raiola: “La parola brasiliana è ‘saudade’, una mancanza, un vuoto enorme soprattutto in me. Professionalmente siamo cresciuti insieme, ho imparato tanto da lui. Quando l’ho conosciuto avevamo un ufficio piccolissimo, non c’era spazio e dovevamo parlare uno per volta. Ci sono stati alti e bassi, lui ci ha lasciato quello che è il nostro marchio di fabbrica, ovvero che siamo per i giocatori”. Sui rapporti istituzionali con la Fifa: “Mino non era uno che voleva le guerre, aveva le sue posizioni, la sua maniera di esprimersi, non aveva niente di personale. Ma lui credeva, come crediamo noi, che noi siamo parte del calcio. Non siamo qui a cercare la discussione, lui non voleva litigare ma se c’è da litigare lo facciamo. Vogliamo essere ascoltati ed esprimerci, poi possiamo vedere cosa stiamo facendo bene e cosa no”.

Poi su Pogba: “Non voglio parlare per lui, però mentalmente è assolutamente pronto, muore dalla voglia di giocare. Fisicamente mi dicono tutti che sta andando benissimo. Lo vedremo in campo il prima possibile”. Sul Mondiale: “È un momento di sogno e fantasia. I ragazzi che lo giocano lo fanno per passione, hanno tanta voglia. Fisicamente è durissimo, lasciamo la famiglia e vanno con tutto il cuore, ma sono momenti che sogni da bambino. Noi dobbiamo concentrarci su questo, sul momento emozionante che viviamo. In questo periodo io non parlo mai di mercato con loro, ma solo di quello che sta succedendo lì. Sono in un momento magico e non vorrei che si intromettessero altre cose”.

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“Chi mi ha sorpreso? Sorpreso non è la parola giusta. Noi ci aspettavamo che facessero bene i nostri ragazzi, ma comunque faccio gli esempi di Dumfries, Mazraoui, Xavi Simons, ma meritano complimenti anche Areola o de Ligt. Viviamo questo momento e siamo contenti”.

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