Le proteste per le violazioni dei diritti umani proseguono nel Mondiali: sette capitani rischiano di essere ammoniti prima delle gare
Quella che è una delle edizioni più controverse dei Mondiali è ufficialmente iniziata nella giornata di ieri. La cerimonia d’inaugurazione è stata seguita dalla partita tra Qatar ed Ecuador, con una storica sconfitta da parte della nazionale ospitante. Intanto, le polemiche legate alle violazioni dei diritti umani non si placano.
Nel primo match del Mondiale tra i protagonisti c’è stato anche Daniele Orsato, che è stato il primo arbitro nella storia ad assegnare un calcio di rigore contro la nazionale ospitante nella gara d’apertura. Ora la classe arbitrale potrebbe essere protagonista di un caso piuttosto controverso: ammonire dei calciatori prima del fischio d’inizio delle partite. Una circostanza legata a doppio filo ad una protesta che potrebbe andare in scena nei prossimi giorni e che potrebbe vedere coinvolte sette nazioni. Ecco cosa sta succedendo in Qatar.
Secondo quanto riportato da ‘Sky Sport UK’, i capitani di sette nazionali starebbero pensando di esibire una fascia ‘One Love’ come protesta per le discriminazioni conclamate dal Qatar. Qualora dovessero indossare quella fascia al braccio, dovrebbero essere ammoniti per la violazione della regola numero 4 del regolamento sull’equipaggiamento dei calciatori. Insomma, le proteste e le iniziative di questa natura potrebbero essere ricorrenti nel corso del Mondiale: nella partita di oggi, infatti, l’Inghilterra ha già annunciato che i giocatori si inginocchieranno prima del fischio d’inizio.
Tra le nazioni coinvolte, oltre all’Inghilterra, ci sono anche Belgio, Svizzera, Germania, Danimarca e Galles. Le federazioni di queste nazioni, però, hanno diramato una comunicazione ufficiale indicando ai propri capitani di non indossare la fascia ‘One Love’. “Non possiamo mettere i nostri giocatori in una posizione in cui potrebbero subire sanzioni sportive, comprese delle ammonizioni”, questa è la motivazione portata avanti. Le 7 federazioni, tuttavia, hanno dichiarato la propria delusione: “Siamo molto frustrati dalla decisione della FIFA, che riteniamo non abbia precedenti. Abbiamo informato la FIFA a settembre del nostro desiderio di indossare la fascia da capitano ‘One Love’ per supportare attivamente l’inclusione nel calcio, ma non abbiamo avuto risposta. I nostri giocatori e gli allenatori sono delusi”.
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