Ibrahimovic dice tutto: “Ho deciso, ecco quando mi ritiro”

Zlatan Ibrahimovic allo scoperto sul suo futuro, l’infortunio e il delicato tema del ritiro

Zlatan Ibrahimovic non si arrende, anzi rilancia. Lo svedese è fermo dalla scorsa stagione, è stato costretto a operarsi al ginocchio e punta a essere il valore aggiunto per la seconda parte di stagione. Ibra sta lavorando in maniera durissima, vuole dare ancora tanto al Milan e al calcio.

Ibrahimovic © LaPresse

In una intervista alla ‘CNN’, il campione rossonero – 41 anni – ne ha parlato lungamente: “Ho una grande passione per il calcio. Ora c’è una situazione diversa vista la mia età e con i compagni che ho, ma mi diverto ogni giorno. E penso che quando smetterò di giocare a calcio, mi mancherà così tanto che non vorrò rimpianti e non dovrò dire ‘Avrei dovuto continuare a giocare'”. Lo svedese ha un contratto fino a giugno, rinnovato pochi mesi fa, è stato importantissimo nello spogliatoio per la vittoria dello scudetto e ora vuole tornare a esserlo anche in campo. “Sto cercando di rimanere al livello di questi giovani che lavorano sodo, solo per mantenere il ritmo”, aggiunge.

Milan, Ibrahimovic e il ritiro: “Smetterò quando…”

ibrahimovic ritiro milan calciomercato.it 20221028
Ibrahimovic © LaPresse

Poi Ibrahimovic non può non toccare anche l’argomento ritiro: “Quando non potrò più contribuire ai risultati della squadra sarà finita. Voglio essere in salute, quando sarò a quel livello, continuerò a giocare e vedrò fino a che punto posso arrivare. Finché potrò produrre risultati, giocherò. Il giorno in cui rallenterò, voglio che le persone intorno a me siano oneste e dicano che sto rallentando. Allora io sarò realistico”. Ibra ha raccontato anche i mesi in cui ha giocato praticamente senza legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro: “Sono state fatte più di 20 iniezioni in sei mesi”, aveva detto Zlatan. “Ho svuotato il ginocchio una volta alla settimana per sei mesi, prendevo antidolorifici ogni giorno, ho dormito a malapena in quei sei mesi a causa del dolore. Non ho mai sofferto così tanto dentro e fuori dal campo”, racconta il fuoriclasse del Milan.

Il segreto? “Ho questa spinta, voglio migliorare ogni giorno. Ho la mentalità che se non lavoro abbastanza, non mi sento bene. E penso che questo ti porta lontano, a un livello in cui sfidi il tuo corpo, perché si tratta di sfidare te stesso”. Un’altra dura prova dopo l’infortunko gravissimo al Manchester United: “Quello è stato il mio primo grave infortunio, quindi tutto era nuovo per me. Non sapevo davvero cosa mi aspettasse. All’inizio avevo un po’ di paura, perché non sapevo davvero se sarei tornato. Ma l’ho presa giorno per giorno. Era più una questione mentale in cui dovevo mantenere la calma”. Infine, Ibrahimovic parla anche della differenza tra Serie A e Premier League, decisamente più ricca: “Il denaro porta possibilità, porta alternative che altri non possono portare. E l’hype in Premier League è molto più grande della Serie A, per questo anche l’economia è molto più sviluppata lì. Ma questo lo rende emozionante, anche perché diventa una sfida per i club italiani battere gli altri… Ma noi siamo giocatori professionisti e la palla è ancora rotonda“.

Impostazioni privacy