Il Milan non ha rimpianti: “Bonucci costava troppo per il suo rendimento”

Il Milan guarda dritto e in avanti, senza alcuna intenzione di pentirsi per il lavoro svolto sul calciomercato. Leonardo Bonucci non è affatto un rimpianto

Il Milan continua a splendere dopo la vittoria dello scudetto alla fine della scorsa stagione. I rossoneri non avranno le possibilità economiche di altri club, ma hanno probabilmente il gruppo più solido della Serie A, che si nota soprattutto quando tocca vincere le partite pesanti e quelle in bilico.

Il Milan non ha rimpianti: "Bonucci costava troppo per il suo rendimento"
Leonardo Bonucci ©LaPresse

Il percorso dei milanesi con la nuova proprietà è stato lento e inesorabile, costellato di ottime scelte sul calciomercato, anche quando si è trattato di lasciar partire calciatori importanti. Ne ha parlato nelle ultime ore Ivan Gazidis, amministratore delegato del club rossonero, ai microfoni di ‘ESPN’, sottolineando anche l’arrivo di Rafael Leao, un attaccante che ora vale anche più di 100 milioni: “Non ha avuto vita facile qui appena arrivato. Non giocava molto e quando lo faceva le sue prestazioni erano altalenanti. Ha avuto bisogno di un po’ di tempo, ma ha avuto in rimando tempo e supporto. Non abbiamo cambiato il nostro piano”.

Milan, Gazidis lancia nuove frecciate a Bonucci e Donnarumma

Il Milan non ha rimpianti: "Bonucci costava troppo per il suo rendimento"
Ivan Gazidis ©LaPresse

Al suo arrivo al Milan, Gazidis non ha trovato per nulla una situazione facile e ciò ha comportato prendere anche delle scelte impopolari e complicate. In tal senso, l’amministratore delegato rossonero lancia anche un paio di frecciate a Leonardo Bonucci e Gianluigi Donnarumma: “C’erano molti contratti pesanti, quasi troppi per nominarli tutti. Ad esempio, c’era Bonucci che costava parecchio. Avevano rinnovato il contratto di Donnarumma, che è un ottimo portiere, ma c’era bisogno di un nuovo contratto enorme per trattenerlo. Alcuni contratti erano troppo alti rispetto alle prestazioni in campo di questi giocatori – tuona Gazidis -“.

Il dirigente conclude poi il discorso in maniera più generale: “Probabilmente c’erano 10 diversi esempi di giocatori per cui la situazione era questa. E i giocatori, quando sono pagati in eccesso rispetto alle loro prestazioni, diventano davvero difficili da cedere. Ma se poi riesci a venderli, hai bisogno di altri che giochino. L’unico modo per portarne di nuovi innesti è ovviamente spendere soldi e, quindi, l’obiettivo deve essere spendere in maniera efficace ed efficiente”.

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