Subentra e la Juve traballa: un doppio segnale inequivocabile

Entra e la squadra bianconera soffre maggiormente. Il segnale lanciato stasera dal tecnico appare davvero chiaro

La Juventus di Massimiliano Allegri è tornata al successo. I bianconeri hanno conquistato i tre punti battendo per 1 a 0 il Torino, in un match valevole per la decima giornata di Serie A

Juve: Allegri boccia Bonucci e Paredes
Torino-Juve ©LaPresse

Un derby che porta la firma di Dusan Vlahovic. Il centravanti serbo è stato bravo a sfruttare una spizzata di Danilo per battere un incolpevole Milinkovic-Savic. La Juve è riuscita dunque a rialzare la testa, ritrovando il gol del suo attaccante e mantenendo la porta inviolata. La squadra è apparsa più solida con il 3-5-2 e la difesa ha sofferto meno del solito.

La notizia negativa della serata è legata all’infortunio di Bremer, che ha chiesto il cambio per un guaio muscolare. Nelle prossime ore conosceremo l’entità del problema e quanto dovrà stare fuori. Senza il brasiliano, sostituito da Leonardo Bonucci, il reparto arretrato è apparso certamente più vulnerabile.

Torino-Juventus, la doppia bocciatura di Allegri: non solo Bonucci

Juve: Allegri boccia Bonucci e Paredes
Massimiliano Allegri ©LaPresse

Il Torino si è reso più pericoloso con l’ingresso del centrale italiano, partito dalla panchina. Il segnale di Massimiliano Allegri, lanciato stasera, è stato chiaro: nella ‘nuova’ Juve, quella che proverà a rilanciarsi, Bonucci non è un titolare. La risposta data da Danilo, Bremer e Alex Sandro è stata più che positiva.

L’italiano, però, non è l’unico big che ha iniziato fuori. Dall’undici titolare è stato escluso anche Leandro Paredes. Il tanto atteso e desiderato regista è stato messo da parte da Allegri dopo una serie di partite negative. Anche a centrocampo le risposte di McKennie, Rabiot e Locatelli sono state più che positive. Non è un caso che l’ex Psg sia entrato in campo solamente al 90′ al posto di Dusan Vlahovic. Due segnali importanti, dunque, da un Allegri che ha voglia di riprendersi la sua Juve.

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