Juve, Allegri non mangia il panettone: parte la rivoluzione

Crisi senza fine per la Juventus dopo la figuraccia contro il Maccabi Haifa: Agnelli tiene a rapporto squadra, tecnico e dirigenza. Si prospetta una rivoluzione a giugno

La Juventus è tornata nel pomeriggio di ieri a Torino con le ossa rotte dopo la disfatta di Haifa, con il ko al cospetto del non certo irresistibile Maccabi che lascia poche speranze ormai di qualificazione agli ottavi di Champions League.

Juventus, le ultime su Allegri
Massimiliano Allegri ©LaPresse

Un fallimento per la squadra bianconera che rischia di salutare con netto anticipo la massima competizione europea, oltre ai problemi riscontrati in campionato dove Bonucci e compagni sono sprofondati già a -10 dalla capolista Napoli. Da questo momento sono tutti in discussione alla Continassa, con il ritiro posticipato a oggi da Massimiliano Allegri che ha concesso ai suoi di tornare a casa nel pomeriggio di mercoledì prima di trovarsi questa mattina al centro sportivo bianconero. Praticamente un mini ritiro di due giorni (senza gli infortunati tra cui Di Maria) in vista del delicato derby di sabato all’Olimpico contro il Torino, gara assolutamente da non sbagliare per non acuire ulteriormente una crisi già di per sé acclarata.

Andrea Agnelli ha chiamato tutti a rapporto all’indomani disfatta di Haifa, dopo aver confermato poche ore prima Allegri in panchina. L’allenatore livornese è nel calderone della critica per le pessime prestazioni della ‘Vecchia Signora’, ma per il momento resta in sella: sono tutti responsabili del periodo critico in casa Juve e non un singolo soggetto, questo il messaggio che il presidente ha recapitato all’ambiente. Rischiano giocatori e dirigenza, con Allegri però che non sarà intoccabile fino al termine della stagione. Le otto partite che mancano prima della lunga sosta per il Mondiale saranno un nuovo esame per il tecnico, che ha finito i jolly e gli alibi: la Juventus deve scalare la classifica in campionato e garantirsi almeno l’accesso in Europa League.

Juventus, non solo Allegri: squadra e dirigenza, tutti sotto esame

Juventus, la scelta di Agnelli
Agnelli e la dirigenza della Juve ©LaPresse

In attesa dei rientri dei big Pogba e Chiesa (ieri allenamento con i ragazzi dell’Under 17 per l’ex Fiorentina, il suo ritorno si avvicina), tutta la rosa è sotto osservazione da parte dei vertici della Continassa. Bloccati gli eventuali rinnovi di contratto, potrebbe esserci una vera e propria rivoluzione in estate se non verranno fissati gli obiettivi minimi, come ad esempio la qualificazione alla prossima Champions, basilare per l’aspetto economico e non solo. A rischiare è anche l’intera area tecnica della Juve: sotto esame perciò Cherubini, Arrivabene e Nedved. Ma gli occhi, essenzialmente, sono puntati soprattutto su Massimiliano Allegri. A novembre si tireranno le somme sul mister toscano, che senza una scossa rischia di non mangiare il panettone e certificare il fallimento dell‘Allegri 2.0 sulla panchina bianconera.

Impostazioni privacy