Partita falsata, l’ammissione ufficiale: “Non era da rosso”

Il Milan ha fallito l’appuntamento con la vittoria in Champions League, ma non si può considerare anche il grave errore arbitrale di Siebert su Tomori. Ora arriva l’ammissione ufficiale

Il Milan non è riuscito a centrare la vittoria contro il Chelsea e ora sono due le sconfitte consecutive in Champions League, entrambe in favore dei Blues.

Partita falsata, l'ammissione ufficiale: "Non era da rosso"
Siebert ©️LaPresse

Il match di ieri, però, ha un sapore decisamente diverso, per la conduzione arbitrale di Daniel Siebert. Infatti, ha deciso di essere protagonista indesiderato di una partita molto importante nella massima competizione europea, espellendo solo al 18esimo Fikayo Tomori per una trattenuta su Mason Mount. E il rigore era già di per sé dubbio. Il calciatore nel Chelsea ha dato la sua versione dei fatti, in alcune dichiarazioni riportate dal sito ufficiale dei Blues: “Ovviamente è il mio compagno, conosco Tomori da molto tempo e ho sentito per lui in quella situazione, ero dispiaciuto per lui. Non credo fosse da espulsione. Era da sanzionare? Forse si. Sono un giocatore onesto, volevo provare a segnare e lui mi ha tirato un po’ indietro, ma mi immedesimo in lui per quella decisione. È dura”.

Poi, ancora, ammette: “L’ho sentito che cercava di tirarmi indietro, ma stavo correndo verso la porta, quindi non sarei caduto e sentivo ancora di avere l’opportunità di segnare. Quindi sono andato avanti, non ho segnato e poi ovviamente l’arbitro ci ha dato il rigore. Probabilmente sono rimasto un po’ sorpreso in quel momento. È stato difficile vederlo espulso. Vuoi ancora giocare 11 contro 11 e farlo con due buone squadre, quindi forse ha rovinato un po’ la partita”.

L’analisi onesta di Mount e l’importanza della partita

Partita falsata, l'ammissione ufficiale: "Non era da rosso"
Mount ©️LaPresse

Non solo l’episodio di Tomori, Mount ha parlato anche di quanto siano importanti i tre punti conquistati ieri: “È stata una vittoria enorme. Ne avevamo bisogno, ci serviva una grande prestazione dopo l’ultima partita in casa e siamo riusciti a farcela. Abbiamo mostrato grande personalità, una grande mentalità, per andare 2-0 e poi controllare il secondo tempo. Per vincere lì, ci vuole molto. Non serve solo giocare un buon calcio, devi essere mentalmente forte, perché i tifosi ovviamente hanno un ruolo importante”.

 

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