Dopo 45 giorni alla Juve è già un flop: “Non può stare a certi livelli”

La Juve non riesce a decollare in questa stagione e le colpe non vengono attribuite solo a Massimiliano Allegri. Le critiche non mancano per il calciatore dopo solo un mese e mezzo

La stagione della Juventus è già a un bivio decisivo e siamo solo all’11 ottobre. I bianconeri sono nella parte bassa della sinistra della classifica e lontani dall’obiettivo scudetto.

Distrutto dopo un mese e mezzo alla Juve: "Non può stare a certi livelli"
La Juve a fine partita © LaPresse

Il Napoli, dopo solo nove giornate, vola via con dieci punti di vantaggio e comunque ci sono di mezzo anche il Milan, la Roma, la Lazio, l’Inter senza tralasciare le sorprese Udinese e Atalanta. Il tempo per recuperare c’è, per carità, anche in una stagione spezzata in due dai Mondiali e congestionata di impegni, in cui fare filotto, come chiede Massimiliano Allegri, è ancora più difficile. Il dito, però, non può essere puntato solo verso il tecnico livornese, puntualmente bersagliato dai tifosi sui social, ma anche su un calciomercato che non sta dando i frutti sperati e una squadra in difficoltà in diverse delle sue colonne portanti. Una di queste sarebbe dovuta essere sicuramente Leandro Paredes, preso dal PSG per condurre la regia di tutta la squadra, ma, fino a questo momento, sono stati più i passaggi a vuoto di quelli positivi.

Paredes finisce nel mirino della critica. E non solo lui nella Juve

Distrutto dopo un mese e mezzo alla Juve: "Non può stare a certi livelli"
Ferrara in studio (screenshot)

Ne hanno parlato su ‘DAZN’ e, in particolare, a ‘Super Tele’ nel postpartita di Fiorentina-Lazio. In studio, insieme a Pierluigi Pardo, c’era anche Ciro Ferrara e l’ex difensore non è stato per nulla tenero con il centrocampista argentino: “Paredes è più adatto come vertice basso rispetto a un centrocampo a due. Però devo dire che, insomma, soprattutto le prime uscite non si discute la qualità, ma la forma e la condizione non sono quelle di un calciatore che può stare a certi livelli”.

Luca Toni, anche lui presente in studio, ha una visione ancora più forte sulla squadra e sulle sorti dei bianconeri: “Il Milan ha giocatori come Theo Hernandez. La Juve non ha calciatori che fanno la differenza”. Le critiche, dunque, continuano ad arrivare, anche da chi ha vestito la maglia bianconera. Perché ora le attenuanti iniziano a svanire all’orizzonte e di alibi non ce ne sono più, praticamente per nessuno.

 

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