L’atteggiamento disinteressato di Angel Di Maria sul finale del match tra Juventus e Benfica ha fatto discutere nelle ultime ore
Dopo la clamorosa sconfitta rimediata ieri sera a Torino contro il Benfica, il girone della Juventus in Champions League si è decisamente complicato. I bianconeri, a quota zero punti dopo le prime due giornate, dovranno necessariamente ottenere il massimo dagli ultimi quattro match a disposizione.
Un momento difficile per la Juve di Allegri, del quale abbiamo discusso su Calciomercato.it in onda su Tv Play con il giornalista Emanuele Gamba: “I fischi dello Stadium? Sono una costante da un anno e mezzo. Se Allegri lo fa sempre e non è una novità che rientra negli spogliatoi, Paredes e McKennie mi sono sembrati molto distratti, mentre quello successo con Di Maria è evidente. Ieri il giocatore ha girato le spalle ai tifosi, si è comportato in maniera molto sgradevole ed ha dimostrato che non ha vero interesse. C’è una battuta che dice che Di Maria è un giocatore dell’Argentina in prestito alla Juventus e questo mostra la situazione che vediamo in casa Juventus”.
Argentino che si è reso protagonista di un siparietto con Milik al termine dell’incontro, nel quale probabilmente ha chiesto spiegazioni proprio al polacco sul cambio operato da Allegri: “Non vuole prendersi la responsabilità di questo disastro. La sconfitta? Credo che attualmente il Benfica è una squadra più forte della Juventus, cosi come i club portoghesi sono nel complesso superiori a quelli italiani”.
Tornando sulla sostituzione Milik-Fagioli, Gamba ha spiegato: “Qui vado a favore di Allegri. Ad inizio ripresa era una mattanza a favore dei portoghesi, la squadra era squilibrata con Di Maria e le due punte e questo cambio ha rimediato parzialmente la situazione. Non l’ha risolta ma ha rimediato. Lui non è del tutto bollito”.
Calciomercato Juve, esonero Allegri: “Non c’è questa sensazione”
JUVE IN CRISI – “Il problema è che attualmente in società non c’è nessuno capace di prendersi le responsabilità, penso a quello che ha fatto Marotta dopo le sconfitte contro Bayern Monaco e Milan. Alla fine la crisi è rimasta in confini abbastanza limitati e l’Inter ha vinto due partite. I tifosi vogliono sapere qual è la linea, di chi è la responsabilità? Posso capire Agnelli che sono tre anni che sbaglia, prima l’esonero e poi la riassunzione e quindi ora ha paura di prendersi responsabilità”.