La Juve trema davvero: doccia gelata da 250 milioni

Juventus, ecco cosa si evince spulciando i documenti con i quali Exor ha fornito ragguagli in merito alla chiusura del secondo semestre.

Dopo la sconfitta rimediata sul campo del Paris Saint Germain, in cui comunque la compagine di Allegri ha fornito segnali incoraggianti soprattutto per quanto concerne la reazione avuta alla doppia mazzata siglata Mbappé, per la Juventus di Max Allegri è già tempo di proiettarsi alla sfida di campionato contro la Salernitana.

Andrea Agnelli ©LaPresse

Obbligatori i tre punti, per evitare di perdere terreno con la vetta. Il tecnico livornese – come ammesso negli istanti immediatamente successivi alla sfida del “Parco dei Principi” – spera di recuperare in tempi relativamente brevi gli infortunati. Tra questi, i fiori all’occhiello della scorsa campagna acquisti: Pogba e Di Maria su tutti. Riallacciandoci alla tematica legata alla sessione di calciomercato, quella che si è appena conclusa è stata una finestra di negoziazioni nella quale la Juve è riuscita a snellire il proprio monte ingaggi, ricavando il tesoretto per gli acquisti dalle cessioni. Un mercato intelligente, per non stressare ulteriormente un bilancio che – come è possibile ricavare dai documenti Exor – è aumentato in maniera esponenziale.

Juventus ed Exor, le ultime sul bilancio bianconero

La Juve trema davvero: doccia gelata da 250 milioni
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Coime comunicato da Exor, infatti, la Juventus ha chiuso il secondo semestre con perdite per 132 milioni di euro. Cifra che va inevitabilmente aggiunta ai 119 milioni con i quali i bianconeri avevano liquidato il primo semestre (luglio-dicembre  2021). Ragion per cui, il bilancio al 30 giugno dovrebbe recitare un passivo da oltre 250 milioni di euro. Cifra importante, che però non deve spaventare, alla luce del processo di ricapitalizzazione di cui si è fatta garante proprio l’azionista di maggioranza del club bianconero. A riferirlo è calcioefinanza.it.

Sfera economica che chiaramente si intreccia con quella sportiva: alla politica di contenimento dei costi portata avanti dalla nuova dirigenza si spera di poter abbinare risultati migliori in campo europeo, in maniera tale da poter beneficiare di ulteriori introiti.

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