Non solo Barella, Inzaghi fa fuori un altro senatore col Bayern

L’Inter si prepara al debutto in Champions League contro il Bayer Monaco all’insegna delle novità per Inzaghi: altra esclusione eccellente

Dopo gli esordi di Juventus e Milan in Champions League, questa sera tocca a Inter e Napoli debuttare nella principale competizione continentale. I nerazzurri attendono, a San Siro, il Bayern Monaco.

Non solo Barella, Inzaghi fa fuori un altro senatore col Bayern
Simone Inzaghi © LaPresse

Gara complessa, contro i tedeschi, in cui sarà importante subito provare a fare punti in un girone durissimo che vede anche la presenza del Barcellona. Nerazzurri che vengono da due sconfitte nelle ultime tre gare, con Lazio e Milan. Soprattutto il ko nel derby rischia di lasciare strascichi, mentali e tecnici, e ha fatto discutere per la prestazione, globalmente non all’altezza, e per le scelte, specialmente nella formazione iniziale, di Simone Inzaghi. Sono nell’aria diversi cambi da parte del tecnico interista, che sta preparando una formazione diversa da opporre ai bavaresi per trovare una pronta reazione e nuove risorse sul campo. Scontata la presenza dal primo minuto di Edin Dzeko, di fianco a Lautaro Martinez, in luogo di Joaquin Correa. Le notizie degli ultimi giorni danno già Barella e Bastoni verso la panchina, in luogo di Henrikh Mkhitaryan e Federico Dimarco, con Robin Gosens sulla fascia. Ma non si tratterà degli unici cambi, con un ulteriore avvicendamento di un senatore in vista.

Inter, Inzaghi rivoluziona la formazione: Handanovic verso la panchina, spazio ad Onana

Non solo Barella, Inzaghi fa fuori un altro senatore col Bayern
Samir Handanovic © LaPresse

Secondo ‘Tuttosport‘, infatti, le quotazioni di Wilfried Onana tra i pali stanno crescendo rapidamente nelle ultime ore. Il camerunense potrebbe essere schierato al posto del capitano Samir Handanovic, una mossa che sarebbe certamente simbolica da parte di Inzaghi, per dimostrare che la considerazione del portiere ex Ajax è elevata nell’ambiente, tanto da affidargli la porta in un match così delicato. Non si tratterebbe di una bocciatura, per il portiere sloveno, da un decennio guardiano dei pali nerazzurri, ma della volontà di imprimere una scossa all’ambiente, per una gara da non fallire. D’altro canto, però, difficilmente Handanovic la prenderebbe bene, se dovesse finire in panchina. Lo sloveno ci tiene a giocare sempre, e ancora di più in Champions League, vetrina importante e prestigiosa. Primi scricchiolii nello spogliatoio?

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