Roma, da Frattesi a Zaniolo e il difensore: Pinto svela tutto in conferenza

Il general manager della Roma al termine del calciomercato estivo in conferenza stampa svela i dettagli delle mosse giallorosse

Un calciomercato estivo che senza dubbio ha visto la Roma essere tra le protagoniste. I giallorossi sin dall’inizio hanno puntato sulla sostenibilità economica mirando soprattutto alle occasioni a parametro. I primi acquisti sono stati Matic e Svilar, proprio a parametro zero, e Zeki Celik dal Lille, pagato 7 milioni, unica cifra sborsata. Poi sono arrivati i grandi colpi Dybala e Belotti sempre a parametro zero, oltre a Wijnaldum in prestito dal PSG. Infine è arrivato Camara dall’Olympiacos in prestito.

Tiago Pinto in conferenza

Al termine di una campagna acquisti da protagonista, il general manager ha parlato in conferenza stampa svelando:

Scudetto? “Prima di tutto ringrazio tutti quelli che hanno lavorato con me, per noi sono tre mesi pesanti. Anche i ragazzi dell’ufficio stampa. Penso che la squadra è migliore, l’ho detto dal primo giorno che l’obiettivo era migliorare la squadra e oggi lo è. Non sono d’accordo dell’instant team, la Roma è la quarta squadra più giovane della Serie A. La nostra strategia è stata sempre creare spazio per i giovani come Zalewski e Bove. Ma come abbiamo detto dal primo giorno, abbiamo bisogno di un equilibrio. Non possiamo puntare solo su scommesse, ma anche di giocatori esperti come Dybala, Belotti o Wijnaldum. Siamo più forti, con il nostro valore più grande che è il nostro allenatore. Ha fatto diventare buoni giocatori ottimi giocatori. Ci aspettiamo di migliorare rispetto alla stagione scorsa, ma mai parlare di scudetto. Non ci vogliamo nascondere, ma faccio fatica a pensare a maggio”.

Tiago Pinto risponde alla di Calciomercato.it: “Rinnovo Cristante? Ne parleremo al momento giusto. Io farò di tutto per far rimanere Bryan alla Roma più a lungo possibile perché è un giocatore importante. Adesso fatemi riposare che è stato un calciomercato faticoso”

Zaniolo – “Mai stato vicino alla partenza. Il mercato è finito, per Nicolò la scorsa era una stagione di ripartenza. Quest’anno ha dimostrato di stare ancora meglio, è felice, lotta per la squadra. Ora la cosa principale è recuperare per l’infortunio. Mezz’ora fa ho chiamato Vigorelli e gli ho detto che dobbiamo organizzare un calendario di appuntamenti”.

Fair Play Finanziario: La società avrà il tempo per parlarne. È stato creato per aiutare i club, non per danneggiarlo. Io in testa ho solo il progetto Friedkin, in cui la sostenibilità finanziaria è molto importante. Spesso non possiamo legare i milioni alla qualità. IN tutte le finestre di mercato dobbiamo cercare di migliorare la squadra. Da quando i Friedkin hanno preso la società la Roma aveva un’eredità importante. Quello che voglio è diventare la squadra più forte, creare una politica di meritocrazia nella squadra. Spero che nei prossimi anni i limiti del FFP possano sparire. Il prossimo direttore sportivo della Roma avrà vita più facile della mia. Questo non ci ha evitato di diventare una squadra più forte. Dobbiamo essere bravi a evitare questi paletti. Non è normale che negli ultimi 10 anni che la Roma è ha venduto più di comprare. La Roma non è andata oltre nel monte ingaggi, abbiamo ridotto oltre 20 milioni. Fare il direttore sportivo oggi è diverso rispetto a un tempo. Siamo costretti a capire una realtà economica totalmente diversa. Non posso lamentarmi, il giorno in cui andrò via sono sicuro che la Roma avrà una situazione più solida di quella che ho trovato.

Merito della crescita: “Della proprietà e di Mourinho. La società non parla molto, ma dimostra che ha le idee giuste. L’immagine della Roma a oggi penso che è cresciuta. Poi credo che il ruolo che ha avuto Mourinho nell’attirare i giocatori è diverso, sarebbe stupido da parte mia non sfruttarlo. Ho ragazzi di vent’anni che hanno il sogno di essere allenati da Mourinho”.

Voto al suo lavoro: “Normale che cresca l’entusiasmo con i giocatori che arrivano. Si lavora tanto anche nelle uscite, non mi nascondo mai, non sono totalmente soddisfatto su queste perché alcuni giocatori sono andati in prestito ma potevano essere venduti. La stagione scorsa sono stato molto ‘Naif’ a darmi il voto, poi mi hanno preso un po’ in giro durante la stagione. In questa stagione non lo farò. Io non ho bisogno di quelle marchette”.

Manca un tassello in difesa? Come gestisce la pressione? “Pressione me la mette solo mia famiglia. Io ho un grande rapporto con Mourinho. Quello che viviamo a Trigoria è un ambiente di famiglia. La nostra strategia è stata definita, cerchiamo di fare le cose insieme. A volte ho avuto bisogno del suo aiuto per fare le cose. Io non funziono molto con la pressione. Chi mi conosce sa che per portare avanti le cose con me è la positività. Sulla difesa penso che è matematico, se giochiamo a tre è normale che potevamo prendere un difensore in più. Alla fine non ci siamo riusciti, ma nella squadra avremo delle soluzioni, magari non le ideali. Mourinho lo scorso anno ha fatto vedere con Zalewski che nel momento di difficoltà trova soluzioni. (Entra Mourinho e chiede un piccolo sforzo ridendo n.d.r.)

Tiago Pinto in conferenza: “Frattesi è il mio giocatore preferito. Difensore? Zagadou, Denayer e altri sono senza contratto”

Tiago Pinto, general manager della Roma

Frattesi e strategia: “Abbiamo una strategia sportiva e finanziaria. Il mercato ha tre mesi e dobbiamo avere pazienza. C’è stato un momento in cui ho capito che avremmo avuto la capacità di diventare più forti e di aspettare per prendere i giocatori che volevamo. Ognuno è arrivato quando un altro se ne andava. Frattesi? Parliamo chiaramente, è il mio giocatore preferito della Serie A dopo quelli della Roma. Secondo me sarà uno dei più forti a livello nazionale. Io vado da un club, chiedo, il proprietario mi dice quanto vuole e io lo rispetto. Queste cose per me vanno trattate con i club. Per il Sassuolo aveva una valutazione e non ci siamo potuti arrivare. Ci sono momenti in cui le trattative sembrano fatte da sole, se uno solo parla. Non siamo riusciti a fare un accordo perché sono un po’ ‘tedesco’ nel fare le trattative, non aspetto un mese per fare le trattative”.

Solbakken: “C’è una cosa da chiare prima, non è vero che la Roma ha aumentato il monte ingaggi. Pensavo avesse firmato per un’altra squadra e che avesse fatto le visite. Se mi dici di no è una sorpresa”.

Il suo rinnovo: “Sono felice qua, e per venire ho lasciato il grande amore della mia vita. Ho una sintonia con la società e con l’allenatore che è quello che mi muove. Se dico che il prossimo direttore avrà un lavoro più semplice è per quello che abbiamo fatto. Non ho bisogno del rinnovo, ho un contratto fino al 2024”.

Trattativa più difficile: “Cerco di essere una persona metodica, ma alla fine lo sport è l’unica società lavorativa dove comandano gli operai, i giocatori. Ho un rimpianto per almeno due, tre situazioni nelle uscite più che nelle entrate. Mi piacciono tutte le trattative, ognuna ha una storia. Se mi devo chiudere in una camera d’hotel un po’ di giorni a Torino per portare Paulo è difficile. Ho sentito veramente che tutti i giocatori hanno rinunciato a dei soldi per venire alla Roma, per me è importante, hanno capito che sta nascendo qualcosa”

Coric e Bianda: “Io non mollo mai, c’è ancora il Belgio, Grecia, Turchia. Penso che Bianda e Coric sono un po’ vittime del passato. Non abbiamo ancora trovato una soluzione ma spero di trovarla”.

DifensoreZagadou, Denayer, altri sono senza contratto. È una cosa particolare successa solo in questa finestra di mercato. Su questo parleremo nel futuro

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