Lazio-Inter, Sarri: “Non guardo le esultanze. Cambi? L’ho visto dagli occhi”

Maurizio Sarri ha commentato la vittoria della sua Lazio ai danni dell’Inter: “Segnali positivi, Cataldi mi ha sorpreso”

Il primo scontro diretto della stagione viene superato a pieni voti dai biancocelesti, con Maurizio Sarri che si toglie una grande soddisfazione contro Simone Inzaghi: vittoria pesante contro l’Inter.

Lazio-Inter, Sarri: "Non guardo le esultanze. Vi spiego i cambi"
Maurizio Sarri (Screen TV)

Il tecnico toscano ha commentato la vittoria della sua Lazio ai microfoni di ‘DAZN’, analizzando l’ottima prestazione dei suoi e ha motivato i cambi che hanno deciso la partita. In definitiva è stato un Maurizio Sarri particolarmente soddisfatto della sua squadra e della crescita mostrata in campo. Alla seconda stagione sulla panchina biancoceleste, poi, le avversarie devono guardare con grande attenzione all’operato del tecnico toscano. Ecco tutte le sue dichiarazioni.

LAZIO-INTER – “Stiamo dando dei bei segnali in questo periodo. Bisogna attraversare i momenti di difficoltà, ma senza rischiare molto. Abbiamo acquisito qualcosa in ordine e compattezza, poi quando esce fuori la qualità che abbiamo nei giocatori offensivi possiamo vincere contro chiunque. Il nostro problema, però, è sempre stata la continuità, dobbiamo gestire bene questa partita e questo risultato prendendo l’inerzia positiva che ci può dare, senza pensare che con le altre squadre sia più facile”.

CAMBI – “Perché ho inserito Luis Alberto e Pedro? L’intensità del loro centrocampo mi era sembrata in calo nonostante avessero appena pareggiato, così ho pensato che potevo rischiare inserendo due giocatori tecnici, ma più leggeri”

CATALDI – “Solitamente è uno che spende moltissimo e dopo 60’/65′ inizia a calare, invece mi ha chiesto il cambio a soli 5′ dalla fine nonostante abbia speso moltissimo anche stasera. È un ragazzo che ha buone doti”.

DISCONTINUITA’ – “La ritengo più una problematica mentale, perché se l’ambiente è stanco ci sono sensazioni che vengono trasmesse a tutti, anche a chi non dovrebbe essere stanco fisicamente. La rosa quest’anno è più vasta e ci consentirà di fare qualche cambio in più”

LUIS ALBERTO – “Io di solito non guardo le esultanze, ma se fanno gol così non mi interessa. Stasera è entrato con una motivazione molto ben visibile, son contento che sia arrivato il gol, ma già al cooling break gli avevo detto che stava facendo benissimo e che ero contento così”

Lazio-Inter, Sarri: “Ora di nuovo il calcio usa e getta. Luis Alberto? L’ho visto dagli occhi”

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Sarri © LaPresse

Soddisfattissimo, e non può essere altrimenti, Maurizio Sarri ha commentato la grande vittoria della Lazio sull’Inter per 3-1. Un’altra grande vittoria per la Lazio, che batte 3-1 l’Inter all’Olimpico con un secondo tempo di alto livello e le prestazioni super di Luis Alberto e Pedro. “Cominciamo a dare la sensazione che possiamo attraversare indenni i momenti in cui non riusciamo a gestire la partita, a differenza dello scorso anno. Abbiamo preso un gol non pulito, poi le difficoltà della partita sono venute dalla loro fisicità. Poi quando abbiamo subito lo abbiamo fatto con ordine e l’ordine è una grande qualità”, commenta Maurizio Sarri in conferenza stampa.

“Sorteggio di Europa League? Non ci ho neanche pensato. Il Feyenoord lo conosco di più, è una società che punta molto sui giovani e stanno tirando fuori giocatori importanti. Ora pensiamo a preaprare la partita di Genova che non sarà semplice. Ci stiamo dando l’obiettivo della continuità e mercoledì c’è da rigiocare, questa partita ci deve dare consapevolezza e inerzia positiva”, continua Sarri. Che poi parla di Felipe Anderson: “È tanto che sta facendo bene. Voi lo giudicate per i numeri offensivi, ma a livello di continuità lo vedo diverso. Lavora bene anche difensivamente, penso che abbia preso la strada giusta. A livello offensivo non sarà mai un mostro di continuità, ma pesa sempre in positivo per la squadra”.

Sarri ha vissuto in maniera importante la partita e dopo le carezze a Cancellieri, stavolta lo bacchetta: “L’ho messo apposta per la gamba che ha nelle ripartenze, però finiva troppo dentro al campo e non era mai esterno in fase difensiva, mi arrabbiavo per quello, non per il tiro sbagliato. Non riuscivo a farglielo capire o farmi sentire”. Sull’arbitro: “Il metro non l’ho capito neanche io, sembrava che ci fossero delle ammonizioni anche nel primo tempo. Ci buttavano a terra con forza e non sono arrivati cartellini, noi al primo fallo siamo stati ammoniti. Poi anche un rigore non fischiato, c’era una situazione al limite su Immobile. Non so che dirvi. Abbiamo fatto la riunione con l’arbitro e gli abbiamo promesso di essere buoni e cerchiamo di farlo”.

Ora la Lazio è attesa al tour de force: “La soddisfazione finisce qui perché mercoledì torniamo in campo. Gli allenamenti come li abbiamo avuti fino ad ora, non ne avremo più. Si torna al calcio usa e getta, il calcio moderno che a me non piace ma è così. Vediamo se riusciamo a trovare qualcosa in più rispetto all’anno scorso, nelle partite perse senza neanche giocare. Il livello di applicazione dei ragazzi è straordinario, ci sono segnali ma siamo come un maratoneta che è al quarto chilometro e dice ‘Madonna come vado forte'”. Su Luis Alberto: “È entrati con grande ferocia, si vedeva dall’occhio e dall’atteggiamento. Ha fatto benissimo, ma non solo per il gol. Stava già facendo bene prima. Quando ho visto che il loro centrocampo era in flessione ho messo giocatori più qualitativi, la voglia di vincere era tanta ed eravamo disposti a rischiare. Secondo me siamo diventati più ordinati tatticamente e anche mentalmente”.

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