Vagnati, Belotti, Praet e il mercato in ritardo: Juric scatenato in conferenza

Ivan Juric è tornato a parlare in conferenza stampa alla vigilia dell’esordio in casa del Monza: il tecnico del Torino un fiume in piena

Il campionato riparte domani e oggi, come di consueto, è giornata di vigilia e conferenze stampa. Il primo è stato Ivan Juric, scatenato davanti ai giornalisti prima della sfida d’esordio in casa del Monza. Il croato parte così: “Abbiamo fatto un ritiro veramente brutto con pochi giocatori, non era facile lavorare. Ci siamo concentrati su chi c’era. Soddisfatto? Penso che la squadra sia incompleta, sono contento dei nuovi arrivi ma il copione è lo stesso dello scorso anno. Prendiamo giocatori sulla carta ottimi ma che hanno fatto fatica gli ultimi anni. Bisogna lavorare con i calciatori, abbiamo buttato al vento 40 giorni“.

Juric © LaPresse

Non male come esordio di conferenza, in cui il punto focale è anche e soprattutto la questione mercato: “Ci mancano giocatori, a centrocampo e in difesa. È andato via Bremer e non è ancora arrivato nessuno, poi ci vuole tempo per lavorare. Sono molto contento di Miranchuk e Vlasic, sulle fasce siamo a posto”. Domanda immancabile su Vagnati e il litigio accesissimo circolato sul web: “Sono contentissimo della reazione di quel giorno, finalmente ho visto uno che vuole lottare. Spero che ora quella grinta la trasformi e la metta nel lavoro. A volte avevo la sensazione che fosse un muro di gomma, così l’ho voluto provocare e poi ho detto ‘Finalmente’ quando ha reagito. Secondo me è stato un bel momento anche per Davide, può essere di slancio per la sua carriera”.

Juric poi parla della fascia a Lukic (“Scelta naturale”), delle possibili scelte di formazione con l’ipotesi Adopo, Miranchuk dal 1′ e Milinkovic-Savic che parte avanti nelle gerarchie in porta. L’allenatore croato si è detto insoddisfatto della prestazione col Palermo: “Serve altro per competere in Serie A“. E poi di nuovo il tema mercato e delle strategie della società: “Io deluso o preso in giro? Alla fine sono pagato e anche tanto per questo. Il club aveva perso tanti soldi, abbiamo abbassato il monte ingaggi, stiamo sistemando i conti. Penso che quest’anno l’andazzo sia lo stesso, poi non voglio più litigare. Non sono deluso, il presidente è molto chiaro e su certe cose non posso influire, ci metto una pietra sopra”.

Juric scatenato: da Belotti a Seck non convocato e il ritorno di Praet

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Juric © LaPresse

E ancora sul difensore e gli altri acquisti: “Per fare questo lavoro serve una grinta allucinante. Prometti ma non puoi fare un ca**o. Mi dà fastidio sottovalutare che sono andati via otto giocatori veri e non è facile sostituirli. Io vorrei fare solo l’allenatore, le caratteristiche le deve sapere Vagnati, io devo pensare al campo. Poi ci sono momenti in cui intervengo anche io come Vlasic. Mi aspetto il sostituto di Bremer e di Izzo, a centrocampo manca qualcosa”. Su Belotti: “Andrea è una grande persona e secondo me ha ancora tanto da dare. Aveva bisogno di prendere un’altra strada ed è rispettabile”.

Alla domanda sull’obiettivo del Torino in questa stagione, Juric glissa: “Non ce l’ho, non lo so. E’ difficile veramente. L’nno scorso siamo arrivati decimi, ma ora abbiamo perso otto giocatori molto importanti. Perdendo Bremer perdi un fuoriclasse. Seck? Ha grandi margini, ma in questo momento deve schiarirsi le idee. Non sarà convocato, ha idee un po’ diverse. Secondo me non è chiaro con se stesso, in questo momento ha dubbi sul futuro, per cui starà fuori. Infine sul ritorno di Praet: “È un grande giocatore, secondo me in questo momento non siamo in grado di andare a comprarlo. Radonjic è una grande scommessa, vediamo se riusciamo a vincerla”.

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