Eriksen non ha dimenticato l’Italia: “Avevo scelto l’Inter per una ragione”

Christian Eriksen si è presentato quest’oggi come nuovo calciatore del Manchester United dopo i sei mesi giocati al Brentford

Come dentro una favola, a poco più di un anno dal malore accusato all’esordio della sua Danimarca agli scorsi Europei, Christian Eriksen è diventato un nuovo calciatore del Manchester United.

Eriksen non ha dimenticato l'Italia: "Avevo scelto l'Inter per una ragione"
Christian Eriksen ©LaPresse

Dopo il forte spavento fatto vivere mondo dello sport, il trequartista danese non solo aveva ottenuto l’ok dai medici lo scorso inverno per riprendere l’attività sportiva e firmare un nuovo contratto di sei mesi con il Brentford, ma è riuscito anche a tornare agli stessi livelli di sempre giocando un calcio di grandissima qualità.

Sui canali ufficiali del nuovo club, Eriksen è tornato sull’episodio degli Europei: “È strano, non avrei mai pensato che sarebbe successo, essere un giocatore del Manchester United è molto speciale. Sono qui per giocare a calcio, non vengo qui solo per il logo in sé, voglio venire qui e giocare. Penso che dopo l’incidente degli Europei, non avrei mai pensato di tornare in Inghilterra. Essere qui è sicuramente una cosa che non mi aspettavo, ma sono anche molto felice”.

Calciomercato, Eriksen non dimentica l’Inter: “Un posto molto bello”

Eriksen non ha dimenticato l'Italia: "Avevo scelto l'Inter per una ragione"
Christian Eriksen ©LaPresse

A fronte di numerose proposte, Eriksen è stato invogliato a scegliere il Manchester United anche dal tecnico Erik ten Hag, a cui lo lega un passato comune all’Ajax: “Ha influenzato molto la decisione di venire a Manchester. Ovviamente, parlare con l’allenatore, ascoltare le sue idee e poter discutere di calcio è stato fantastico e l’ideale per me era la possibilità di venire al Manchester United”.

Sull’esperienza all’Inter, Eriksen ha spiegato di conservare un ricordo estremamente positivo: “Volevo provare qualcosa di nuovo e sono andato in Italia. All’inizio è stato difficile, ma si è rivelato essere un posto molto, molto bello. Avevo intenzione rispettare al mio contratto essendo in Italia. Ma poi, dopo quanto successo, mi sono preso del tempo per riflettere e fortunatamente, mi ha chiamato il Brentford”.

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