CMIT TV | Tutti i limiti del FFP in diretta: “Sponsorizzazioni fuori controllo”

Il Fair Play Finanziario è uno dei temi che da anni domina e condiziona il calcio europeo

Le spesi folli degli ultimi anni sul mercato da parte del Paris Saint Germain e del Manchester City hanno riacceso il dibatto sulla funzionalità del Fair Play Finanziario. Un tema ribattuto soprattutto in Italia, dove le restrizioni Uefa nelle ultime stagioni hanno complicato i piani di tutti i club.

CMIT TV | Tutti i limiti del FFP in diretta: "Sponsorizzazioni fuori controllo"
Angelo Cascella in diretta sulla CMIT TV

Per questa ragione nella diretta sulla CMIT TV di oggi abbiamo discusso di FFP con l’Avv. Angelo Cascella: “Il succo del Fair Play Finanziario era la sostenibilità, si doveva raggiungere in tre momenti attraverso la riduzione del debito. Ma la forbice tra piccoli e grandi club è aumentata. Certo che società ricche come Psg e Manchester City non hanno mai vinto una Champions, ma è anche vero che i risultati hanno sempre beneficiato quelle squadre più ricche, hanno usufruito di più premi e diritti televisivi, così si è creato questo vortice. Chiaro che una situazione di questo tipo deve essere monitorata in maniera diversa”.

Ex membro del Tas, Cascella ha anticipato anche i principi della nuova riforma sul FFP: “Nel nuovo Fair Play Finanziario, dettato anche dalla questione Covid che ha portato a circa 7 miliardi di mancati guadagni delle squadre europee, sponsorizzazioni e riduzione dei diritti televisivi, si sta intervenendo sia sulle perdite che sulle spese, si vuol dare un certo massimo ai costi sostenibili che dovranno non superare determinati limiti”.

Fair Play Finanziario, il problema delle sponsorizzazioni

CMIT TV | Tutti i limiti del FFP in diretta: "Sponsorizzazioni fuori controllo"
Angelo Cascella in diretta sulla CMIT TV

Con l’avv. Cascella si è arrivati poi al tema delle sponsorizzazioni, l’aspetto sicuramente più ambiguo dell’ultimo FFP: “Il problema principale del Fair Play Finanziario riguarda le sponsorizzazioni. Nel cosiddetto autofinanziamento si deve raggiungere la parità tra entrate e uscite. Nelle uscite non vengono considerati costi a livello giovanile e per le strutture, per promuovere questi investimenti. Come entrate si considerano anche ricavi da sponsorizzazioni, ciò ha dato la possibilità ad alcuni club di giocare su questo aspetto, hanno utilizzato sponsorizzazioni che facevano riferimento ad aziende dei proprietari stessi”.

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