Pioli racconta il Milan dopo lo scudetto: “Ecco il segreto del nostro successo”

Stefano Pioli ha rilasciato una lunga intervista parlando dello scudetto, dei tifosi e non solo: ecco le parole dell’allenatore

Stefano Pioli è il condottiero che ha guidato il Milan verso il traguardo più atteso, la conquista dello scudetto.

Pioli racconta il Milan dopo lo scudetto: "Ecco il segreto del nostro successo"
Pioli ©️LaPresse

L’allenatore rossonero ha rilasciato una lunga intervista a ‘Milan Tv’, il giorno dopo i grandi festeggiamenti per il titolo: “Tutte le partite hanno significato molto nel nostro percorso. Gli scontri diretti sono stati più pesanti, ma poi quelle semplici sulla carta si sono rivelate le più complicate. Credo che il successo sia dovuto alla grande continuità che i ragazzi hanno avuto dall’inizio alla fine, non perdendo mai di vista quello che è il nostro modo di giocare e credendo in quello che facciamo. Questo è stato il nostro segreto“.

Sul paragone con Carlo Ancelotti glissa: “Sinceramente, non ho mai fatto caso a ciò che si diceva fuori”. E dopo aver ringraziato i dirigenti e, in particolare Maldini e Massara, sottolinea: “Da quando sono al Milan sento qualcosa di diverso. Ho messo a disposizione, ogni giorno, il massimo impegno e la passione ed è solo così che si può fare un percorso così continuo”.

Su Rafael Leao e Sandro Tonali: “Al primo allenamento li ho visti, mi sono girato verso i miei collaboratori e ho esclamato: ‘Porca miseria’. Gli è scattato qualcosa, ma succede coi giocatori giovani, di talento e con grande disponibilità. Ho trovato veramente giocatori intelligenti, non sono permalosi. Li ho trovati cambiati dopo le vacanze, hanno capito l’obiettivo”. Nella festa un coro ha fatto spesso da sottofondo: “Pioli is on fire? Quel coro mi riempie di energia e di orgoglio”.

Pioli pensa al futuro del Milan e alza l’asticella

Pioli racconta il Milan dopo lo scudetto: "Ecco il segreto del nostro successo"
Pioli ©️LaPresse

Ora Pioli alza l’asticella e punta alla Champions League: “Ora abbiamo capito il livello e dove vogliamo arrivare. Certo, nel girone abbiamo trovato squadra fantastiche, tra cui il Liverpool finalista e ci ha motivato. Abbiamo anche fatto due prestazioni non positive contro il Porto, ma ora abbiamo capito quanto sia diversa l’intensità e la qualità del calcio europeo. L’obiettivo è competere anche in Europa contro squadre molto forti. Chiaramente la Champions è un livello altissimo, ma probabilmente essere in prima fascia ci aiuterà. Dovremo essere comunque molto forti per passare il girone”.

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