Mourinho chiaro: “Feyenoord ha un grande vantaggio”. Il punto sugli infortuni

Le dichiarazioni di José Mourinho, allenatore della Roma, in occasione del Media Day a Trigoria in vista della finalissima di Conference League

Prima il Torino per chiudere il campionato, poi la gara più importante della storia recente della Roma: la finalissima di Conference League a Tirana contro il Feyenoord.

José Mourinho, allenatore della Roma ©LaPresse

José Mourinho è carico per il finale di stagione della sua Roma: “Per me è sempre lo stesso, non cambia. Anche se storia e prestigio delle competizioni sono diverse, questa per me è la più importante. Le altre le ho già giocate, questa va ancora giocata e voglio vincerla“, ha detto l’allenatore portoghese sul match contro il Feyenoord a ‘Sky Sport’ in occasione del Media Day a Trigoria.

CAMMINO – “Penso al percorso fatto in Europa, arriveremo a 15 partite con la finale. Abbiamo iniziato ad agosto, abbiamo viaggiato tanto, giocando partite difficili specialmente in trasferta. Giocare in Europa e giocare poi in campionato, quasi sempre contro squadre che si preparavamo in una settimana, significa pagare tutto questo in termini di punti. Guardando la classifica rivedo subito le partite di giovedì e gli errori arbitrali. Questa competizione è stata dura: se hai una compensazione vincendo un trofeo e facendo la storia, allora va bene. Però bisogna vincerla”.

Roma, Mourinho: “La finale col Feyenoord è una partita unica”

José Mourinho ©LaPresse

Gli olandesi avranno una settimana in più per prepararsi nel ritiro in Portogallo: “Non è un piccolo vantaggio, ma un grande vantaggio – afferma Mourinho – Noi dobbiamo affrontare il Torino ed è una partita importante, è difficile fare riposare tutti. Loro avranno una settimana in più con il ritiro in Portogallo, ma arriva una finale e bisogna dimenticare i piccoli problemi. E’ una partita unica e dobbiamo dimenticarci di questo vantaggio. Oggi te lo dico ma se mi rifai la domanda prima del 25, risponderò che il Feyenoord non ha alcun vantaggio”.

Mourinho in conferenza stampa a poi aggiunto sul suo futuro alla Roma: “Sir Ferguson è stato più di 20 anni, per stare 20 anni dovrei arrivare a 79 anni. Sarà più dura. Settanta magari sì, 79 difficile. Capisco la domanda, a me piace tanto stare qui, questo si vede e si sente. Ho accettato un profilo di progetto da tre anni. Dopo vediamo quale sarà il profilo di progetto dopo questi tre anni. Penso di rimanere qui in questi tre anni, non sto pensando di andare via prima di questi tre anni. Poi si vedrà la direzione di questo progetto. A volte i progetti si avvicinano di più a quello che uno pensa, a volte si allontanano. Ma il calcio è un po’ sull’oggi, domani sono qui e la prossima stagione voglio stare qui. È il modo più obiettivo che trovo per rispondere a questa domanda”.

Il solito Mourinho: "Feyenoord ha un grande vantaggio". Categorico sul futuro
Mourinho in conferenza

Non riterrebbe una beffa se la Roma restasse fuori dall’Europa? “Questo rischio esiste. Non è che possiamo dire che è uno scenario impossibile. Ci sono due finali per giocare e ipoteticamente si possono perdere entrambe. Io lo so, i giocatori lo sanno e ti dico che non è una situazione facile da gestire. Io sono capace di pensare solo a venerdì. Infatti non sono contento di stare qui a parlare della finale di Conference. Non sono contento di fare un allenamento che non era allenamento perché era aperto, fake, fatto per voi. È una realtà, esiste questo rischio e esistono diverse opinioni per affrontare questa situazione. C’è gente che pensa sia meglio pensare solo alla Conference e far riposare tutti. C’è chi pensa invece sia meglio mettere tutto sul campionato o metà e metà. Per me è tutto venerdì, ma non per tutti è così. Dovrebbero pensare tutti così. I giocatori che non si sono allenati sono giocatori che non sono disponibili per venerdì. Il momento non è facile, sarebbe più facile essere già qualificato. Il mio modo di pensare è tutto venerdì”.

Infortuni? “Mkhitaryan ha avuto quell’infortunio contro il Leicester. Non ha nessuna possibilità per venerdì e poche per la finale. Per Zaniolo, poche per venerdì e penso di più per mercoledì. Però, se le poche possibilità per venerdì si trasformassero, lo farei giocare direttamente venerdì. Smalling è in dubbio per mercoledì. Karsdorp è quello che dei quattro ha più possibilità di recuperare ma è in dubbio. Per questa finale mi sono emozionato, perché io pensavo più alla gente, ai giocatori e meno a me stesso. Per me importa più la gente che non vive un momento così da tempo, i giocatori che devono fare il primo passo per la loro carriera. Sono meno egocentrico, più uomo per il club e la gente“.

Ci sono differenze tra Roma e le altre piazze? “Lo sento più difficile di avere la gente concentrata prima della finale, su quello che si deve fare. Con l’Inter prima della finale di Champions, abbiamo giocato e vinto lo scudetto. La gente pensava solo a quella partita di campionato e non alla prossima. Qui c’è un’euforia generale che si sente e non aiuta a direzionare un focus. Per me conta sempre di più la prossima partita. E’ una situazione che nasce dalla gioia, ma la mentalità deve essere a venerdì e non ho problemi ad ammettere che è così. E quello che mi fa frustrazione è che noi meritavamo di stare già quinti e con tanti punti di vantaggio. Tra Var, arbitri, noi che abbiamo sbagliato, dovevamo stare già quinti. E quindi venerdì dobbiamo giocare la partita e seriamente”.

Il quinto posto e le dichiarazioni di Sarri? “Sono d’accordo con Sarri, non si deve guardare a destra o sinistra. Dicevo questo anche quando abbiamo perso e vinto il derby. Ho capito cosa significava, è troppo. Però è cultura, il calcio è anche cultura, però io come allenatore, nel mio caso straniero, dobbiamo imparare la cultura popolare. Quando sei a Roma, tu diventi romanisti e queste cose hanno la loro importanza“.

Ibanez jolly in allenamento? “E’ fantastico in tanti aspetti, ma non nello sviluppo del gioco, dove ci sono le sue limitazioni. Giocando da jolly in allenamento ha più palla e lo aiuta a pensare più veloce. Cristante lo fa da qualche mese ed è migliorato tanto“. Spinazzola? “Ha fatto bene contro il Venezia, è stata una prova positiva. Peccato per l’ammonizione. Il fatto di allenarsi a destra vuol dire che in questo momento non abbiamo Karsdorp, ma in questo momento abbiamo più opzioni a sinistra. Se deve giocare a destra, giocherà a destra”.

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