CMIT | Rudiger-Juve: ecco perché non è ancora fatta

Ancora in bilico il futuro di Rudiger: il difensore tedesco è in scadenza con il Chelsea, la Juventus ci pensa ma la partita è aperta

Se ti chiami Antonio Rudiger non ti risparmi mai. E chi ti conosce, o ha imparato a conoscerti, lo sa. Ecco perché non deve fare scalpore se a 79 giorni (ieri) dalla sua scadenza contrattuale con il Chelsea – che significa chance di accordarsi o essersi già accordato con un nuovo club stando dentro le regole – il difensore tedesco abbia sfoderato una prestazione maiuscola scrivendo il suo nome tra i marcatori e i protagonisti assoluti della straordinaria sfida di ritorno in Champions contro il Real, che stava per passare alla storia come il capolavoro di Tuchel e dei suoi ragazzi, a lungo padroni incontrastati del campo al Bernabeu. Almeno finché Modric non ha decido di innescare la sua classe infinita e Benzema il suo fiuto del gol che va oltre il digiuno in tempo di Ramadan.

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Antonio Rudiger © LaPresse

Chi ricorda Rudiger a Roma, nelle due stagioni in maglia giallorossa, ricostruirà bene quei tempi in cui, dopo le disavventure al legamento crociato, il ragazzo tornò in campo senza lesinarsi pur essendo abbastanza chiaro che il suo destino sarebbe stato lontano da Roma nell’estate del 2017. E così fu: arrivò il trasferimento al Chelsea, dove si sta consumando in questi giorni il suo ultimo di contratto dell’accordo quinquennale con il club londinese. Rudiger ha costruito la sua carriera sulla serietà, la professionalità, oltre le sue innegabili qualità fisico-atletiche. Quella di ieri sera al Bernabeu è stata solo una conferma del giocatore che è il centrale difensivo che adesso, a 29 anni, si trova probabilmente all’ultimo bivio importante della carriera.

Futuro Rudiger, gli scenari: la Juventus c’è, ma non è finita

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Antonio Rudiger © LaPresse

Gli scenari? Sembrerà paradossale anche questo, ma sono tutti aperti. Perché Rudiger non ha chiuso definitivamente la porta al Chelsea il cui futuro societario è assolutamente in divenire dopo l’uscita di Roman Abramovich. Quella del rinnovo è una opzione che bisogna mantenere aperta, magari non come prioritaria ma sul tavolo. Poi ci sono le opzioni da valutare tra un ritorno in Italia e lo sbarco nella Liga, che diventerebbe il quarto grande campionato di Antonio Rudiger, dopo la Bundesliga, la Serie A e la Premier League. Bisogna guardare in due direzioni.

Una porta alla Juventus, che sta ragionando sul centrale tedesco valutando una serie di aspetti, dall’ingaggio, alle eventuali agevolazioni del decreto crescita. Dal punto di vista dell’affidabilità tecnica della scelta le perplessità non esistono: Rudiger risponderebbe perfettamente al profilo ricercato in casa bianconera. Ci sarebbero inevitabilmente già stati contatti tra la Juventus e l’entourage del giocatore. Stessa cosa per quel che riguarda il Barcellona, che pure si è mosso per valutare l’operazione. La questione sembrerebbe essersi incagliata sul nodo ingaggio e da qualche giorno è trapelata anche l’indiscrezione di una ritirata più o meno ufficiale del club blaugrana dalla corsa a Rudiger. Bisogna capire solo di quanto non si tratti di una mossa strategica per tornare in un cono d’ombra, non alimentare aste e capire cosa effettivamente accadrà. Tre idee (per ora) tutte praticabili: Barça, Juve e ancora Chelsea. La palla la gioca Rudiger.

Giorgio Alesse

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