CMIT TV | Benzema sul tetto d’Europa: “Ancelotti mi ha svelato il suo segreto”

Karim Benzema è in questo momento con ogni probabilità il centravanti più letale del pianeta

Alla seconda tripletta consecutiva in Champions League, dopo la prima realizzata al ritorno contro il Paris Saint Germain e quella più recente di ieri sera all’andata dei quarti di finale davanti al Chelsea, Karim Benzema ha lanciato una candidatura fortissima in vista del Pallone d’Oro di questa stagione.

CMIT TV | Benzema sul tetto d'Europa: "Ancelotti mi ha svelato il suo segreto"
Benzema ©LaPresse

Del centravanti che sta facendo sognare il tifosi del Real Madrid, abbiamo parlato durante la diretta della CMIT TV di questo pomeriggio con Andrea Maldera, allenatore che conosce piuttosto bene la famiglia Ancelotti avendo lavorato per tantissimi anni come tecnico a Milanello. Maldera che di recente ha parlato con Davide Ancelotti, figlio di Carletto che grazie al duro lavoro nel corso degli ultimi anni si è meritato il posto di vice allenatore al fianco del padre.

Calciomercato, Maldera su Benzema: “Davide mi ha spiegato come fa”

CMIT TV | Benzema sul tetto d'Europa: "Ancelotti mi ha svelato il suo segreto"
Andrea Maldera in diretta sulla CMIT TV

Ai nostri microfoni, Maldera ha riportato la conversazione avuta con Davide Ancelotti appena dopo la clamorosa rimonta del Real Madrid sul Paris Saint Germain, raccontando un aspetto del suo carattere che lo accomuna ad altri campioni del passato rossonero: “Dopo la partita col Psg Davide mi ha detto di non sottovalutare l’orgoglio dei campioni, ma dei valori che vanno al di là dell’aspetto tecnico. Benzema è l’emblema, non è più giovanissimo, ma dimostra sempre una determinazione, una lucidità e una voglia di non accontentarsi mai, che ricordo ai tempi del Milan quando ho avuto la fortuna di allenare gente come Pirlo, Gattuso e Nesta. E il Real Madrid ne ha tanti”.

Infine Maldera ha voluto sottolineare la grande competenza di Davide, molto spesso sottovalutata per via di un cognome particolarmente pesante: “Ci tengo a dire che Davide è lì anche per grandi competenze, è un ragazzo molto intelligente, un ragazzo che non ha fatto del nome l’unico biglietto da visita per lavorare a quei livelli, anche perché non potresti farlo, i giocatori lo capiscono dopo un quarto d’ora al primo allenamento. Lui ha già lavorato all’Everton, Chelsea e Napoli, ha già grandissima esperienza. Lui è quella parte che porta più novità all’interno di un percorso tattico, è molto aperto a questo. E il padre ascolta molto il figlio, poi il rapporto tra primo e secondo allenatore è un rapporto in cui la fiducia è la base. Con un cognome così importante per assurdo devi cercare di dimostrare sempre di più, e Davide ne è un esempio”.

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