Italia-Macedonia del Nord, Mancini: “Non so neanche perché fossimo qui”

L’amarezza di Roberto Mancini in conferenza stampa è palpabile: il ct si presenta atterrito davanti alle domande dei giornalisti

Roberto Mancini è sconfortato in conferenza stampa, fatica a rispondere alle domande dei giornalisti. Il ct dell’Italia si presenta dopo la sconfitta clamorosa con la Macedonia del Nord, partendo dalle domande sul futuro: “Presto per prendere decisioni. Quest’estate è la più bella gioia che abbia mai avuto, oggi la più grande delusione. Anche difficile pensare ad altre cose, non sarà semplice nei prossimi giorni. Mi dispiace molto per i ragazzi, gli voglio molto più bene stasera che a luglio. In tre anni ha giocato benissimo vincendo un Europeo con merito. Un dispiacere grande per loro, non se lo meritavano ma è il calcio. È una partita che deve finire in altro modo, come con la Svizzera, ma quando perdi devi solo stare in silenzio”.

Italia-Macedonia del Nord, Mancini: "Non so neanche perché fossimo qui"
Roberto Mancini (Screen TV)

Ora la partita con la Turchia: “Si va a Coverciano, ci alleniamo e andremo in Turchia. Questo c’è da fare e lo faremo”. Sul problema del gol: “Non si può commentare una partita dove abbiamo tirato 40 volte contro una o due. Non saprei cosa dire, abbiamo avuto tantissime occasioni, è successo in altre partite, poi subire un gol al 92’… Sono partite che devono andare così e non sai il motivo. Al di là di tutto però il presidente non c’entra niente in tutto questo, sono io l’allenatore e ci sono i giocatori, che sono bravi e forti per il futuro. Nessun altro c’entra in questa cosa. E’ un momento difficile e sarà così”.

E cosa è rimasto di questi tre anni? “La gioia più grande che ho ricevuto, avere avuto questi ragazzi che venivano da una situazione come stasera non era semplice, siamo riusciti a vincere un Europeo meritatamente e abbiamo vinto partite su partite per due anni e mezzo. Nonostante la delusione sono giocatori bravissimi, purtroppo non giocheranno in Qatar ed è un grande dispiacere”. Mancini fa mea culpa: “Sono l’allenatore, quando le cose non vanno nel calcio il primo responsabile è l’allenatore e quindi mi sento responsabile. I ragazzi non meritavano tutto questo, non c’entrano né il presidente né i ragazzi. Poi non sappiamo neanche perché siamo arrivati questo playoff, con la Svizzera meritavamo di stravincere. Forse doveva andare così, qualcosa abbiamo sbagliato”.

Poi una riflessione sulla Nazionale forse un po’ abbandonata: “Da anni questo accade, quando ci sono Mondiali ed Europei diventa importante per tutti, ma non è da ieri. Però non c’entra niente con la sconfitta, è un mio pensiero e magari è sbagliato. Difficile dire qualcosa in questo momento, non saprei cosa dire”. Mancini torna in chiusura sulla partita: “Per il livello di gioco la squadra non meritava neanche di essere ai playoff, con la Svizzera abbiamo dominato a Basilea e a Roma. A livello di gioco la squadra c’è sempre stata e ci sarà anche in futuro, non possiamo dire niente. Forse siamo stati imprecisi in alcune situazioni, ma nel calcio capita. Ora è facile dire cosa abbiamo sbagliato, magari ci siamo rilassati dopo l’Europeo e ci può anche stare. Ci sono momenti in cui le cose devono andare così”.

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