Liverpool-Inter, l’allenatore durissimo: “L’arbitro ha ucciso la partita”

Gara intensa quella di Anfield di ieri tra Liverpool ed Inter, spostata negli equilibri anche dall’espulsione di Alexis Sanchez. Wenger non è d’accordo con la decisione 

Si ferma agli ottavi di finale l’avventura in Champions League dell’Inter, che paga la sfortunata gara d’andata persa 0-2 in casa. Ieri ad Anfield è arrivato un successo amaro per 1-0 deciso da uno splendido gol di Lautaro Martinez, che però non è bastato per ribaltare il risultato. I ‘Reds’ dal canto loro hanno avuto tante occasioni per chiuderla definitivamente, compresi tre legni, due dei quali colpiti da Mohamed Salah a tu per tu con Handanovic.

Wenger: "Liverpool-Inter? L'arbitro ha ucciso la partita"
Sanchez ©LaPresse

La gara di Liverpool ha però assunto una svolta importante a metà ripresa quando appena dopo il carico emotivo positivo arrivato con il gol di Lautaro, è arrivata la mazzata in negativo portata in dote dall’espulsione per doppia ammonizione di Alexis Sanchez. Il cileno, già caricato di un giallo, è entrato prima sul pallone e poi sulla caviglia di Fabinho. Secondo cartellino ed espulsione per Sanchez che ha di fatto spezzato l’inerzia del momento complicando la rincorsa interista.

Liverpool-Inter, Wenger duro con l’arbitro: “Ha ucciso la partita con la sua decisione”

Tanta anche la ‘furbizia’ di Fabinho che con esperienza ha incassato il colpo. Questo almeno il parere di un allenatore esperto come Arsene Wenger ora opinionista per ‘BeIn Sports’, che si è espresso in modo chiaro sull’episodio piuttosto controverso: “L’espulsione? Fabinho è stato furbo: si è mosso in quella sottile linea tra il barare e l’essere molto intelligente. Dico che ha barato perché ha accentuato il colpo subito da Sanchez. Sono quelle giocate che quando sei di parte dici che uno è stato intelligente, ma quando sei neutrale dici che poteva evitarlo, alzarsi e non fare scenate”.

Wenger ha quindi aggiunto sul direttore di gara: “Lo ha toccato, certo, ma Sanchez ha preso prima la palla e non voleva intervenire sull’uomo. La decisione dell’arbitro ha ucciso la partita nel momento migliore: mi sarebbe piaciuto vedere gli ultimi 25 minuti in 11 contro 11 dopo il goal dell’Inter”.

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