Napoli-Milan, Spalletti: “Siamo al top. Abbiamo la benedizione di Maradona”

Il tecnico del Napoli, Luciano Spalletti, presenta in conferenza stampa il big match scudetto in programma domani contro il Milan

Uno scontro scudetto che si preannuncia a dir poco infuocato. Domani sera, alle ore 20:45, Napoli e Milan si sfideranno faccia a faccia nella meravigliosa cornice del ‘Diego Armando Maradona’. Ad entrambe il compito di rispondere nel migliore dei modi alla sontuosa cinquina dell’Inter rifilata alla Salernitana. Il tecnico degli azzurri, Luciano Spalletti, ha presentato la gara alla vigilia in conferenza stampa. Calciomercato.it ha seguito per voi le dichiarazioni in diretta.

Napoli Milan Spalletti
Luciano Spalletti in conferenza (screenshot)

Come ci arrivate a questa svolta?

Chi sta meglio non lo so, lo dirà la gara. Noi stiamo al meglio possibile per quanto mi riguarda. Siamo al top delle nostre possibilità per giocare questa partita“.

Sentite di meritare di più rispetto alle altre candidate allo scudetto?

Da un punto di vista di percorso abbiamo avuto tanti infortuni come il Milan. Qui è stata la bravura dei giocatori a contagiarsi delle qualità di distribuirsi nella staffetta di chi ha giocato, tutti con la stessa voglia di vincere. Abbiamo costruito la forza della squadra in queste difficoltà. Ma per quanto riguarda altre situazioni non trovo altro da dire. Devo fare i complimenti al Milan per ciò che ha fatto Pioli fino a qui. Insieme a Massara, che conosco bene, ha costruito una grande squadra. Ho parlato diverse volte con Maldini“.

Le sue sensazioni?

Sono buone, gli altri sicuramente non possono essere più motivati di noi. Insieme al pubblico ci sarà anche la benedizione di Maradona, per cui si diventa ancora più forti. L’abbiamo già provato qualche volta quest’anno, col nostro pubblico affianco ci stiamo bene“.

Ci racconta qualche episodio nel quotidiano dopo il gol di Fabian Ruiz?

È sempre l’etica di lavoro che fa la differenza. Dopo Cagliari si dicevano cose totalmente diverse e opposte. Ci deve essere un modo di lavorare corretto. Quando hai tutto contro nel nostro lavoro devi tirare fuori qualcosa che possa determinare delle reazioni. Si parla di cose misteriose che si possono ancora avere e mostrare. Come il sinistro di Fabian? Quello si erqa già visto, non si era vista l’imbucata di Ounas. Insigne le riprende le sue forme, è sempre lì. Sono momentaneamente nascoste, ma poi le ritira sempre fuori. Anche il fatto di diventare più fisici in certe situazioni strappando la palla oltre a giocare a calcio con qualità”.

Napoli-Milan, Spalletti: “Possiamo rendere immortali le nostre carriere. Nessuno è più motivato di noi”

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Spalletti © LaPresse

Spalletti glielo dice a Luciano bravo davanti allo specchio? Pronuncerà la parola scudetto domani in caso di vittoria?

A volte non mi piace la faccia che ho la mattina e torno indietro. Non c’entra essere bravo e non bravo. Bravi sono quelli che lavorano sempre in un certo modo e che non cambiano umore e obiettivi in base a quello che è successo. I calciatori siono dei professionisti che debbono rendere conto al sentimento della città di Napoli, che anche se sta in silenzio dentro brucia tantissimo. Un po’ come il vesuvio. Spesso avete scritto che sono dei ragazzi con delle qualità. Bisognerebbe ogni tanto riuscire a trasformare la qualità e la leggerezza in altre cose. I materiali sono quelli, ma ci si può mettere mano ogni tanto. Il merito è sempre dei calciatori. La parola scudetto la posso pronunciare sempre. Sappiamo che abbiamo la possibilità di rendere immortali le nostre carriere. Sono cose che non capitano sempre, ma il campionato è ancora tutto da giocare. Altre squadre sono lì allo stesso livello nostro. Io sto bene: possono essere più forti di noi, ma la vedo dura che possano essere più motivati di noi“.

Lei ha dato consapevolezza a questa squadra?

In quello che facciamo noi allenatori c’è sempre di mezzo la qualità e la disponibilità delle persone che ci sono davanti. Quando sono arrivate dicevate ‘prima o poi litiga con quello o quell’altro’. Durante un campionato ci sono dei momenti dove devi intervenire e dire qualcosa. Se dall’altra parte si insiste nel fare la cosa sbagliata io devo rimanere nella mia posizione. Osimhen ad esempio sbagliava a volte ad andare addosso agli avversari, ora non lo fa più. Ci sono cose che non fanno bene a nessuno e devi assolutamente lasciare. Lui questo aspetto lo ha messo da parte. Vedo una squadra che ragiona adesso, sa accettare in determinati momenti ciò che è successo. Si aspetta il momento adatto per andare a invertire quella situazione negativa. Si può parlare della maturità della squadra”.

In cosa può far meglio il Napoli domani e che cosa più la preoccupa del Milan?

C’è bisogno di riempire la partita di più impatto fisico, più di noi stessi. Il Milan è una squadra forte. Dobbiamo fare attenzione a questa uscita corta alternata all’uscita lunga. A volte vanno dal portiere e il portiere stesso ti manda la palla dietro la linea difensiva. Un po’ quello che facciamo noi con Osimhen. Dobbiamo alternare un po’ tutte quelle qualità di cui il calcio moderno ormai è pieno. Qualche volta bisogna anche sapersi allungare e aprire, facendo sventagliate e uno contro uno per il campo, con corsa e fisicità“.

Terminata la conferenza stampa di Spalletti. 

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