Il pupillo di Allegri boccia la Juventus: “Sbagliato tutto, non ci sono leader”

Un grande ex e colonna portante della Juventus di Allegri boccia nettamente il nuovo corso bianconero, parole estremamente critiche

Il pareggio con il Napoli ha frenato la rincorsa della Juventus alla zona Champions. C’è ancora tempo per recuperare per i bianconeri, ma l’andamento di questa stagione si conferma non entusiasmante.

Il pupillo di Allegri boccia la Juventus: "Sbagliato tutto, non ci sono leader"
Massimiliano Allegri © LaPresse

La proposta della squadra di Allegri in termini di gioco non convince, il nuovo ciclo dell’allenatore livornese manca della solidità e concretezza che aveva caratterizzato la sua prima avventura. Molte cose sono cambiate, anche in termini di rosa a disposizione, ma il passo indietro della Juventus rispetto al passato appare evidente. E arrivano da un grande ex critiche piuttosto circostanziate, che evidenziano tutti i punti deboli del cammino attuale.

Juventus, Khedira stronca i bianconeri: “Vederli giocare oggi mette tristezza”

Il pupillo di Allegri boccia la Juventus: "Sbagliato tutto, non ci sono leader"
Sami Khedira ai tempi della Juventus © LaPresse

Nel corso dell’annuncio dei candidati per il FIFA Best Men’s Player, l’ex centrocampista bianconero Sami Khedira ha espresso giudizi poco lusinghieri. “Vedere giocare la Juventus oggi da tifoso mette un po’ di tristezza – ha spiegato – E’ una grande società, ma tre anni fa ha deciso di cambiare tutta la sua filosofia di gioco ed ha sbagliato. Il nuovo corso prevede l’inserimento di tanti giovani, ma c’è un problema. Si segna troppo poco anche quando non si gioca male. La mancanza di un giocatore come Cristiano Ronaldo si fa sentire, quel fatturato di circa 30 gol a stagione non lo sta compensando nessuno”.

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Nella Juventus attuale, oltre ai soliti Bonucci e Chiellini, secondo Khedira non ci sono leader: “La squadra è nuova per diversi elementi e difetta per esperienza ed equilibrio – aggiunge – De Ligt può diventare un leader ma deve ancora adattarsi al contesto italiano. Manca la personalità, ci sono tanti buoni giocatori come Locatelli, McKennie, Rabiot, ma in mezzo al campo manca qualcosa in questi termini”.

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