Juventus-Roma, Mourinho tra Orsato e la risposta spiazzante sugli insulti

Le dichiarazioni in conferenza stampa di Josè Mourinho al termine del match perso dalla Roma in casa della Juventus

Mourinho
Mourinho

Sconfitta di misura per la Roma all’Allianz Stadium contro la Juventus. Non basta una buona prestazione complessiva all’undici di José Mourinho per uscire con un risultato positivo dalla tana della ‘Vecchia Signora’: “Dell’arbitro non parlo, non voglio giudicare. Voglio concentrarmi solo sulla prestazione dei miei ragazzi, ci sono tante cose positive da dire – esordisce il tecnico portoghese in conferenza stampa – Oggi ho perso e non parlo dell’arbitro. Orsato mi ha detto che non esiste il vantaggio sul rigore. I tre minuti di recupero però mi hanno sorpreso”.

Lo ‘Special One’ prosegue: “Abbiamo fatto una grande partita, faccio un applauso anche allo staff medico per come abbiamo recuperato gli infortunati. L’unica cosa negativa è il risultato. E’ la prima volta che sono dentro in un progetto del genere, la crescita costante della squadra è sempre una aspetto molto positivo. Stasera ho visto una grande Roma. Non avevamo tante alternative, Karsdorp ad esempio è stato in dubbio fino all’ultimo. Ci sono panchine e panchine in Serie A: a disposizione avevo Reynolds, Kumbulla e Calafiori…(scuote più volte la testa, ndr)”. Per avere aggiornamenti in TEMPO REALE sulle ultime di CALCIOMERCATO, ISCRIVITI AL NOSTRO CANALE TELEGRAM!

Mourinho e Orsato
Mourinho e Orsato © Getty Images

Juventus-Roma, Mourinho: “Gli insulti? Fuori lo stadio mi chiedono un selfie”

Sul confronto Veretout-Abraham in occasione del rigore: “C’è una gerarchia: Veretout è il primo, Abraham il terzo. Tammy era in fiducia e in quel momento si sentiva invincibile, per questo voleva tirarlo lui. Per me non era un problema, hanno deciso loro anche se c’è una gerarchia ben precisa. Non ha sbagliato Jordan ma è stato bravo Szczesny”.

Infine, sull’accoglienza ostile del pubblico: “Sono felice che ci sia di nuovo il pubblico negli stadi, ci sono mancati tanto i tifosi, così è un altro calcio. Gli insulti? Dentro lo stadio non è un problema, magari se mi vedono fuori vogliono un selfie o un autografo (ride, ndr)”.

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