Verona-Roma, Mourinho in emergenza sulle corsie: le ultime di formazione

Jose Mourinho alle prese con qualche problemino di formazione contro il Verona: le possibili scelte e alternative

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Mourinho © Getty Images

La Roma cerca la settima vittoria su altrettante partite in questo inizio di stagione. L’entusiasmo è ancora alle stelle, lo si è visto nella risposta dei tifosi alla trasferta di Verona, per cui la Questura ha dovuto addirittura allargare il settore ospiti vista la grande richiesta di biglietti giallorossi, andati comunque esauriti in una mancata di ore. Tra una settimana, dopo l’infrasettimanale con l’Udinese, c’è il derby con la Lazio – il primo post Covid con il pubblico all’Olimpico – che si preannuncia caldissimo. Ma il presente si chiama Verona, oggi alle 18, a bagnare il debutto di Tudor subentrato a Di Francesco. E lo Special One qualche problemino di formazione ce l’ha.

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Verona-Roma, le ultime sulla formazione di Mourinho

Perché Vina non è partito con la squadra e non è a disposizione (per lui una contusione al ginocchio, forse una distorsione) mentre Karsdorp non è al top dopo aver giocato un altro tempo anche giovedì col CSKA. A questo punto si scalda Calafiori, che ha giocato già in Conference League una buona partita, con il giovane Tripi – centrocampista adattato in ritiro – pronto a entrare in corso d’opera al posto dell’olandese o dello stesso Calafiori. L’alternative è Ibanez, che ha giocato su entrambe le fasce in emergenza: “Ma non sarà mai un terzino”, ha sottolineato Mourinho ieri in conferenza. Reynolds, invece, è ormai scivolato indietrissimo nelle gerarchie.

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José Mourinho ©️ Getty Images

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Con il brasiliano spostato eventualmente sulla fascia, da titolare potrebbe concedere il bis Smalling dopo aver ritrovato il campo giovedì per 90 minuti. L’inglese deve ritrovare condizione accanto a un Mancini non proprio freschissimo e al top della forma, ma psicologicamente carichissimo. A centrocampo Cristante e Veretout sono imprescindibili, in attacco tornerà Abraham titolare con Zaniolo – di rientro dopo il riposo europeo – e Pellegrini, al quale Mourinho non rinuncerebbe neanche sotto tortura. L’incognita è a sinistra con Mkhitaryan, che ha qualche problemino muscolare e potrebbe anche partire dalla panchina a favore di un El Shaarawy che sta bene ed è sull’onda dell’entusiasmo dopo due gol consecutivi.

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