Flop ad Euro 2020, Paulo Sousa rischia l’esonero

Dopo il flop con la Polonia ad Euro 2020, Paulo Sousa rischia l’esonero anticipato: dito puntato contro il tecnico e contro Boniek

Tra le delusioni da annoverare ad Euro 2020 si può certamente inserire la Polonia. I polacchi, inseriti in un girone tutt’altro che proibitivo con Slovacchia, Svezia e Spagna, sono stati eliminati con un misero ultimo posto e un solo punto conquistato nelle tre gare disputate. Vero che tra i convocati mancavano diversi assenti, soprattutto in attacco, ma il risultato è stato sicuramente deludente. E nel mirino della critica ci sono in particolare due persone: il ct Paulo Sousa e Zibi Boniek, presidente della Federcalcio polacca. Per avere aggiornamenti in TEMPO REALE sulle ultime di CALCIOMERCATO, ISCRIVITI AL NOSTRO CANALE TELEGRAM!

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Le prestazioni deludenti sotto la guida del portoghese, con una sola vittoria in otto gare disputate, potrebbero portare ad un possibile addio anticipato dell’allenatore. La permanenza di Sousa è a forte rischio. Il contratto del tecnico è in scadenza a novembre 2021, di fronte ci sono tante gare fondamentali valide per la qualificazione ai Mondiali 2022. Ma con le elezioni del nuovo presidente, verrà nominato il successore di Sousa. Intanto Andrej Grajewski, ex numero 1 del Widzew Lodz, punta il dito contro l’allenatore lusitano e l’uomo che lo ha scelto, ovvero Boniek: “Non importa cosa faremo con l’allenatore, sarà tragico per il calcio polacco. L’esonero di Sousa richiederebbe al portoghese e ai suoi sei collaboratori di essere pagati 150.000 euro per ogni mese rimanente fino alla fine del contratto. Le finanze della Federcalcio polacca soffrirebbero molto: è meglio spendere per la formazione di giovani e allenatori. Non è accettabile che sia Boniek a dire chi convocare e chi no” ha affermato a ‘sportowy24’.

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