Juventus, Sarri a ruota libera: da Ronaldo allo scudetto e Dybala

Le parole di Maurizio Sarri sull’addio alla Juventus, poi su Cristiano Ronaldo e Paulo Dybala: l’allenatore a ruota libera

Maurizio Sarri, allenatore della Lazio ed ex Juventus, ha parlato ai microfoni di ‘Sportitalia‘ della sua esperienza in bianconero: “Lo scudetto era dato per scontato all’esterno e purtroppo devo dire che lo era anche dall’interno. Abbiamo vinto senza festeggiare, ognuno è andato a cena per conto suo. Probabilmente l’anno giusto per andare alla Juve sarebbe questo, dopo un quarto posto per cui hanno festeggiato. Si ricreano le condizioni per rendere al massimo. Lo scudetto è stato poco festeggiato. Quando una squadra viene da tanti scudetti consecutivi si dà tutto per scontato, ma nello sport la vittoria non lo è mai”.

Su Ronaldo – “La gestione di Ronaldo non è semplice, ma lui è una multinazionale che ha anche degli interessi personali, che bisogna abbinare a quelli della squadra. Difficile da gestire. Mi ritengo molto più bravo a fare l’allenatore e non il gestore. Non mi piace, mi annoia. Mi diverto di più in campo, su di lui ci sono tanti anche aspetti positivi perché i numeri li porta.

Sui punti di vista – “La sua gestione è difficile sotto tutti i punti di vista: quando uno arriva a questi livelli è chiaro che rappresenta un qualcosa che va oltre anche la società e la squadra. Ha più di 200 milioni di seguaci sui social, è un qualcosa che va oltre alla normalità. Ed è il prodotto della società. Negli ultimi anni sento molto parlare dei singoli e poco della squadre. Ma il valore di una squadra non corrisponde alla somma dei singoli, è un qualcosa di o nettamente superiore o inferiore”.

Su Dybala – “La Juventus è arrivata al punto che o ci punta o lo cede”.

 

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