Coronavirus, GIMBE: “Numeri in calo. Diseguaglianze regionali sui vaccini”

Nuovo report settimanale della fondazione GIMBE sulla situazione pandemica legata al Coronavirus per la settimana tra il 20 e il 26 gennaio

Arriva sempre puntuale il monitoraggio della Fondazione ‘GIMBE’ sulla situazione Coronavirus in Italia. Nel report relativo alla settimana tra il 20 ed il 26 gennaio sono stati registrati numeri in calo su tutti i fronti del contagio, anche relativamente al fronte ospedaliero. Decessi in calo del 2,2% rispetto alla scorsa settimana, così come tutti gli altri dati. In particolare, i ricoverati con sintomi sono diminuiti del 5,9% così come i casi attualmente positivi che sono calati del 9,9%. Vi riportiamo in dettaglio tutte le variazioni rispetto alla settimana precedente:

  • Decessi: 3.265 (-2,2%)
  • Terapia intensiva: -115 (-4,6%)
  • Ricoverati con sintomi: -1.344 (-5,9%)
  • Nuovi casi: 85.358 (-12,3%)
  • Casi attualmente positivi: -53.107 (-9,9%)

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Coronavirus, GIMBE: la situazione vaccino | “Disuaglianze regionali”

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coronavirus (Getty Images)

Prosegue la campagna vaccinale in Italia, per far fronte alla pandemia di Coronavirus, e la Fondazione GIMBE ha preso in esame anche la situazione vaccini. La responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari di GIMBE, Renata Gili, ha dichiarato: “Oltre ai noti ritardi di consegna da parte di Pfizer, AstraZeneca ha comunicato alla Commissione Europea una riduzione della fornitura stimabile fino al 60% nel primo trimestre, mentre CureVac non potrà consegnare entro marzo le dosi previste dal piano vaccinale”. In questo senso, Nino Cartabellotta ha avvisato: “Con queste disponibilità solo il 14% della popolazione potrà completare le due dosi del ciclo vaccinale, ma non prima della fine di aprile”. Infine, rispetto la Fondazione GIMBE ha rilevato “notevoli differenze regionali che sono difficili da spiegare solamente sulla base dei criteri utilizzati in qusta prima fase per la consegna”.

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