Roma-Cagliari, Di Francesco: “Le partite vanno chiuse. Sono stufo”

Il Cagliari va ko all’Olimpico dopo una prestazione positiva, ma che non porta punti: nel post partita, in conferenza stampa, Di Francesco si rammarica per non aver sfruttato il momento favorevole

Il Cagliari gioca una buonissima partita a Roma, ma esce senza punti. La squadra di Di Francesco va sotto, poi la pareggia e va vicina ad andare in vantaggio ma poi i giallorossi hanno la meglio. “Sono molto arrabbiato, perché abbiamo ribattuto colpo su colpo. Recuperavamo tanti palloni, ma abbiamo fallito tante occasioni. Stiamo parlando spesso di rammarico finale e questa cosa comincia a stufarmi, dobbiamo stare più attaccati al risultato. Al momento di fare male alla Roma non lo abbiamo fatto”, ha commentato il tecnico dei sardi in conferenza stampa.

L’ex allenatore della Roma continua: “Dopo la traversa di Simeone dovevamo fare gol, abbiamo fatto la partita nella loro metà campo, con coraggio. Sapevo di poter fare male alla Roma con certi movimenti, però alla fine conta il risultato. Mi dà fastidio perché le ultime 6 partite sono andate un po’ così. Abbiamo preso tre gol evitabili, avevamo fatto una buona azione noi e non siamo stati bravi a rimetterci a posto. Ho cercato di mettere più fisicità e sostanza, con aggressività, ho ottenuto risultati importanti ma non quello che speravo. Scoccia, ma il risultato dice questo. Dobbiamo ripartire dalla prestazione. Dobbiamo essere bravi a far male all’avversario quando è in difficoltà”.

Roma-Cagliari, Di Francesco: “Sto rosicando”

Ma Di Francesco proprio non si mette l’anima in pace: “Mi rode, qui si dice sto rosicando. Nell’ultimo periodo siamo stati poco legati al risultato, ci voleva più cattiveria e malizia. Soprattutto con le grandi squadre, quando pecchi ti puniscono. Solo il lavoro potrà far passare questo momento”. Buona prestazione di Ceppitelli, che potrebbe essersi guadagnato il posto da titolare con ripercussioni anche sul mercato: “E’ stato molto bravo, era tanto che non giocava e ha retto i 90 minuti ma se si è guadagnato il posto lo decido io. Si è posto nella maniera giusta, si è meritato questa chance. Sono molto contento di quello che ha fatto, soprattutto per la grande disponibilità”.

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