Libano, tragedia a Beirut: almeno 70 morti dopo un’esplosione, ferito un italiano

Dramma a Beirut, capitale del Libano: nel tardo pomeriggio un’esplosione di portata enorme nella zona del porto ha provocato morti e feriti

Tragedia in Libano. Nella capitale Beirut, nel tardo pomeriggio si è verificata una violentissima esplosione nella zona del porto, che ha fatto seguito ad altre minori. Ingenti i danni agli edifici della città e dei sobborghi, ma soprattutto si contano almeno 70 morti e oltre 3700 feriti. Numeri destinati, purtroppo, a crescere, data la portata della deflagrazione e le persone che sembrano rimaste sotto le macerie. Sulle cause e gli auturi dell’esplosione sembra ancora esserci incertezza, mentre corrono sul web video agghiaccianti di questi drammatici momenti, con i corpi delle vittime in strada. Tra i feriti, scrive l’Ansa, ci sarebbe anche un militare italiano che non è grave: si tratta del caporal maggiore Roberto Caldarulo, del battaglione Gestione Transiti (RSOM) di Bari, mentre altri sono sotto osservazione in stato di choc. I militari fanno parte di un’unità del contingente italiano in Libano.

La Farnesina, attraverso l’Unità di Crisi e l’Ambasciata in Libano, si è attivata per “prestare ogni possibile assistenza ai connazionali presenti nel Paese e continua a monitorare la situazione”. Secondo una fonte locale, la prima esplosione accidentale sarebbe partita da una nave che trasportava un carico di fuochi d’artificio. Da qui si sarebbe innescata una seconda esplosione più grande in un deposito chimico. Ora una nuvola gigantesca sovrasta la città e gli abitanti sarebbero in fuga. Il ministro dell’interno del Libano, Mohamed Fehmi, ha dichiarato ai giornalisti che l’esplosione al porto sarebbe stata causata “dal nitrato di ammonio, immagazzinato in grande quantità”. Secondo altre fonti di intelligence occidentali, invece, l’esplosione sarebbe stata causata da un deposito di armi di Hezbollah, le milizie sciite libanesi filo iraniane.

 

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