Serie A, Ulivieri tuona: “Il ritiro mi pare una forzatura”

Tanti i dubbi sulla ripartenza di Serie A. Di questo ed altro ha parlato il presidente dell’AssoAllenatori italiana, Renzo Ulivieri. 

ROMA – Nella giornata di oggi è sceso in campo anche il presidente dell’associazione italiana allenatori, Renzo Ulivieri, che ai microfoni della ‘Gazzetta del Mezzogiorno’ ha parlato della situazione nella quale versa il campionato di Serie A: “Tutto molto complesso. Spero che il protocollo venga alleggerito un po’. In questa situazione vedo molti problemi di realizzazione. Il ritiro mi pare una forzatura, anche perché andrebbe considerato ciò che è accaduto prima: tutti siamo stati rinchiusi due mesi in casa. Farei appello invece al senso di responsabilità di ognuno di noi per la cura della propria salute. Responsabilità civili e penali? La nostra salute è una responsabilità. Se tutti si rispetta uno stile di vita consono, l’ambiente resta sano senza bisogno di clausure”.

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Ulivieri ha proseguito: “Se c’è un contagiato si fermano tutti? Anche questo non mi convince. Come si fa? Diventa difficile. Il campionato partirebbe già morto. All’interno del nostro mondo ci saranno contagiati, ma credo sia meglio fare come in altre parti del mondo. Direi che in Germania hanno scelto una buona linea. Ecco, torno al concetto precedente, al senso di responsabilità. Facciamo il ritiro in casa, che è una quarantena. Inutili i mega ritiri. Stare a casa e stare attenti alla propria vita quotidiana. Un modo diverso di costruirsi un mondo chiuso, ma allo stesso tempo più gestibile. Comporterebbe ovviamente rivedere il capitolo sulle responsabilità dei medici”.

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