Liga sospesa, ESCLUSIVO Ocaña: “Spaccatura tra Rubiales e Tebas, i motivi”

In esclusiva ai microfoni di Calciomercato.it, il collega di Cadena Cope Sevilla, Andres Ocaña

LIGA SPAGNA CORONAVIRUS / Settimane di quarantena, per tutti, nessuno escluso. L'epidemia Covid-19 paralizza l'Europa ed il resto del mondo, aggredendo ovunque e pesantemente le difese sanitarie di ciascun paese. In ascesa negli ultimi giorni, è lo stato d'emergenza in Spagna, dove anche lì la vita quotidiana ha dovuto fare i conti con il diramarsi del virus: “In quindici giorni, la gravità della situazione è aumentata, nonostante la quarantena forzata – racconta in esclusiva ai microfoni di Calciomercato.it, Andres Ocaña di Cadena Cope Sevilla – Anche in Spagna, è stato chiuso tutto, fuorché i servizi primari, e come in Italia, c'è la raccomandazione del Governo a restare in casa fino a nuova disposizione e a meno che di comprovate esigenze lavorative o di salute. Il popolo spagnolo, al netto di qualche eccezione, sta rispondendo molto bene alla quarantena, facilitando il lavoro già duro delle forze dell'ordine”.

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Liga sospesa, Ocaña: “Spaccatura tra Rubiales e Tebas, i motivi” 

Per quanto riguarda il futbol, in Spagna la situazione appare ben diversa, come spiega Ocaña“In questo momento c'è una spaccatura tra il presidente della Federcalcio spagnola, Luis Rubiales, ed il presidente della Liga, Javier Tebas. Il motivo è semplice: Rubiales in questo momento ha posto la salute delle persone al primo posto, rimandando a data da destinare la ripresa dei campionati. Tebas, invece, era più pragmatico e spingeva per tornare a giocare il prima possibile, anche se a porte chiuse, per evitare un contraccolpo economico brutale per i club spagnoli”Club che, però, non erano tutti d'accordo sull'eventualità di tornare in campo in tempi brevi: “Espanyol, Barcellona, Valencia, Real Madrid, sono solo alcune delle società che non erano d'accordo ad una ripresa celere dei campionati. Il Real è ancora in quarantena, così come il Valencia”.

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Dopo la sospensione a data da destinarsi delle competizioni, indetta dalla Federcalcio spagnola nel primo pomeriggio, resta ancora molto da capire per quanto riguarda le possibili soluzioni di ripresa: “C'è una possibilità remota che la Liga possa terminare con la classifica attuale, ma avrebbe poco senso – continua Ocaña – Le prime posizioni sono ancora tutte da giocare e al momento sono molte le soluzioni al vaglio delle autorità. La volontà principale è quella di tornare a giocare e concludere il campionato quando sarà, anche se in estate, nei mesi di giugno e luglio. L'unico ostacolo, in tal senso, sarebbe la scadenza dei contratti dei calciatori, fissata il 30 giugno e bisognerebbe poi trovare un'ulteriore soluzione per prorogarli. Di certo, al momento, resta soltanto la confusione e l'impossibilità di fare previsioni di ampio respiro. La priorità, adesso, è la salute del popolo spagnolo”.

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