Atalanta, Gasperini sulla Roma: “Piaciuti moltissimo”

Il tecnico ha parlato anche di Guardiola e sogno scudetto

CALCIOMERCATO ATALANTA ROMA GASPERINI / Ancora al vertice della Serie A con l'Atalanta, Gian Piero Gasperini ha fatto il punto sulla sua squadra tra passato, presente e futuro: “Ci sarebbero piazze stimolanti dove lavorare, ma il mio legame con i colori nerazzurri negli anni si è cementato sempre di più. Mi sento molto gratificato da lavorare qui e devo tanto a Bergamo – spiega al 'Corriere dello Sport' – Questo senso di riconoscenza mi spinge a fare sempre di più: di fronte all’amore di questa città e di questa tifoseria sono in debito. Anche la Lazio per la Champions? Secondo me può essere l’anno buono, ma la Lazio ha sempre lottato per questo obiettivo. Quando si sfidano due formazioni di questo valore è complicato anticipare che tipo di incontro può venir fuori. Giocare sul loro campo non è facile perché all’Olimpico per fare risultato bisogna esprimersi al meglio. Dovremo essere bravi a fare un’ottima gara e a metabolizzare in fretta la sosta e un po’ di inevitabile 'ruggine'”.

Inevitabili le domande sul possibile trasferimento alla Roma la scorsa estate: “Con la Roma poteva nascere qualcosa se non ci fosse stato un amore grande già in corso da tempo come quello tra me e l’Atalanta – prosegue Gasperini – Le persone che lavorano alla Roma mi sono piaciute moltissimo: di loro ho grande stima e sono certo che faranno un grande lavoro alla guida del club giallorosso. Ho parlato con loro, ma ero legato felicemente alla mia società e a Bergamo. Per questo non è stato possibile sviluppare nessun discorso. Traballare di fronte all'offerta? No, mai, anche perché il discorso si è fermato subito. C’era l’interesse da parte loro, ma da parte mia non esistevano le condizioni per andarmene da qui. A Bergamo sono a casa”.

IL MERCATO – “Con gli ingaggi non vinci le partite. L’aspetto economico però è fondamentale perché ti obbliga a vendere a 20-25 milioni dei giocatori che le grandi potrebbero anche pagare di più. Nel calcio italiano non c’è un premio alla meritocrazia e se l’Atalanta arriva terza, quarta o quinta per tre stagioni di fila non può accorciare il gap le big. C’è una situazione prestabilita che rimane così indipendentemente dal campo. Barrow? Per lui sarebbe stato importante andare a giocare con continuità e invece è rimasto contro il mio parere. Ora può avere delle opportunità e starà a lui sfruttarle”.

SOGNO SCUDETTO – “Non c’è una via di mezzo. Siamo all’inizio del campionato ed è presto per capire i reali valori. Siamo partiti bene e questo è positivo, ma il terzo posto attuale significa poco se visto nell’ottica di un’intera stagione. Un primo bilancio potremo farlo solo dopo 14-15 partite, diciamo alla fine del girone andata: in quel momento il volto della classifica sarà più veritiero. Per Paratici l'Atalanta è come il Leicester? Ci ha voluto fare un complimento però sa benissimo che nella corsa scudetto l’unica avversaria della Juventus è la Juventus stessa”.

GUARDIOLA – “E’ un allenatore del quale ho grandissima stima, che ho seguito e ammirato ovunque è stato. Ha un’ideologia di calcio che mi piace e mi affascina. Le sue squadre emozionano”.
 

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