VIDEO CM.IT – Atletico-Juventus, ESCLUSIVO Matallanas: “Simeone fu ingiustificabile. Niente insulti a Cristiano”

Il direttore di AS tv sulla sfida del Wanda: “C’è voglia di rivincita”

ATLETICO JUVENTUS INTERVISTA MATALLANAS / Dopo l'indimenticabile rimonta della scorsa stagione, la Juventus ritrova l'Atletico Madrid per l'esordio nella Champions League 2019/20. Una sfida sempre affascinante che Calciomercato.it ha commentato con Javier Matallanas, direttore di AS tv, nella redazione del quotidiano spagnolo.

Che importanza ha per l'Atletico questa sfida, e come ci arrivano i colchoneros?

“Dopo un grande inizio con tre vittorie nella Liga, la sconfitta con la Real Sociedad ha lasciato molti dubbi, soprattutto per il modo con cui è arrivata. Può succedere, ma ci sono state le dichiarazioni di Simeone sulla gioventù del gruppo: è vero, la squadra si sta rinnovando, ma nell’undici titolare i nuovi erano solo tre, i due terzini Trippier e Lodi, oltre a Joao Felix, la grande speranza dei tifosi. Sarà una sfida di grandi responsabilità, il Cholo sa che un ko con la Juve non dico che aprirebbe una crisi, o forse sì perché poche volte questa squadra ha perso due gare consecutive con l’argentino, e renderebbe anche più complessa la qualificazione visto che di fronte ci saranno le squadre in lotta per il primo posto. C’è grande voglia di rivincita per l’eliminazione dello scorso anno, ma in questo senso sarà più interessante il match di ritorno: vedremo se gli spagnoli attaccheranno di più rispetto a marzo, quando la strategia difensiva di Simeone fu molto criticata”.

Quel 3-0 è ancora una ferita aperta?

“Sì, soprattutto per l’entusiasmo che ci fu dopo l’andata, con i 70.000 che popolarono il Wanda Metropolitano, stadio che compie due anni proprio in questi giorni. Fu una grande festa e, invece, il 3-0 del ritorno fu un colpo durissimo che nessuno si attendeva, tutti credevano che l’Atletico sarebbe riuscito a segnare almeno un gol. È stato difficile da digerire, la finale si giocava proprio qui e c’erano grandi speranze di disputarla, abbiamo vissuto una delle più grandi delusioni dell’era Simeone”.

Cristiano riceverà un’accoglienza ancora più infuocata dopo quella tripletta…

“Mi auguro che i tifosi si limitino a fischiarlo, visto che il portoghese è una bestia nera per l’Atletico, al quale fa sempre gol, ma che si evitino gli insulti. Spero che i tifosi siano all’altezza: i fischi ci sono in ogni stadio, ma vanno bandite le offese anche perché avere di fronte uno dei più grandi della storia del calcio è un privilegio. Spero, inoltre, che Simeone eviti il gesto di un anno fa, che fu bruttissimo, contrario al fair play: si è tentato di giustificarlo e conosciamo il suo carattere, ma per me fu ingiustificabile, sinceramente”.

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Prima ha parlato di Joao Felix: può raggiungere il livello di Messi e Cristiano?

“Il suo cammino è quello. È presto, ma si è scelto di fare un investimento così importante perché siamo di fronte a un calciatore totalmente diverso rispetto al resto: il mio dubbio riguarda la crescita che può avere con Simeone. Nell’ultimo match lo ha sostituito al minuto 55, spesso lo sposta sulla fascia… Spero di sbagliarmi, ma forse l’argentino non è il miglior tecnico possibile per lo sviluppo di un calciatore di questo tipo. Avrà grande pressione addosso, ma Joao Felix è un fuoriclasse e se troverà allenatori che lo schierino dove va schierato, sarà candidato al Pallone d’Oro senza dubbio”.

La Juventus di Sarri come viene vista a Madrid? Spaventa più o meno rispetto a un anno fa?

“Vedo che potrebbero esserci molte assenze: quella di Pjanic sarebbe pesante e dispiace per l’infortunio di Chiellini. Bernardeschi può far bene al posto di Douglas Costa, poi c’è Danilo che è un terzino che spinge molto: la Juventus qui è molto rispettata, quest’estate l’Atleti è riuscito a batterla ma avrebbe potuto incassare tanti gol. È uno squadrone, e abbiamo voglia di rivederla al Metropolitano”.

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