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Roma, ESCLUSIVO Canovi: “Schick, vai in prestito! Di Francesco? Ecco l’unica soluzione”

Calciomercato.it ha contattato in esclusiva il noto procuratore

CALCIOMERCATO ROMA CANOVI DI FRANCESCO SCHICK / La clamorosa rimonta subita nei secondi finali contro il Cagliari ha risollevato in casa Roma i dubbi sulla permanenza in panchina di Eusebio Di Francesco, momentaneamente confermato ma quanto mai in bilico nella Capitale. Per analizzare la situazione in casa Roma, la redazione di Calciomercato.it ha contattato in esclusiva il noto procuratore Dario Canovi, che trattò con Walter Sabatini il trasferimento di Schick alla Roma prima del suo approdo alla Sampdoria.

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Roma, futuro Di Francesco e Schick: parla Dario Canovi

FUTURO DI FRANCESCO – “In questo momento – ha esordito in esclusiva ai microfoni di Calciomercato.it Dario Canovi – non credo che per la Roma ci sia soluzione diversa dal tenere Di Francesco. Cambiare allenatore in corsa è sempre sbagliato secondo me. Non vedo tanti tecnici da Roma in giro. Ne vedo uno, Antonio Conte, ma non credo che in questo momento sarebbe disposto a venire alla Roma. Mi sembra difficile ad oggi trovare un sostituto adeguato. Blanc è un signor allenatore, ho avuto modo di conoscerlo personalmente e di vederlo all'opera sulla panchina del Psg. Non so se un allenatore della sua caratura sia disposto a prendere in corsa la panchina giallorossa. Non sono in grado di giudicare Paulo Sousa, anche se le sue esperienze in panchina sono state tutto sommato positive. Montella non mi convince molto, le sue ultime esperienze non sono state positive e non mi è piaciuta l'intervista che ha rilasciato alcuni giorni fa. Donadoni è un tecnico che stimo, ma anche lui non deve essere una scelta per 6 mesi”.

“Una cosa è prendere una squadra dall'inizio del campionato, un'altra è prenderla in corsa. In questo secondo caso ci vuole grande esperienza e psicologia. Chi arriva a Roma deve rigenerare i calciatori, che sono delusi e afflitti. Nello spogliatoio ora c'è tristezza e incaz…..a. Risollevare il morale dei giocatori è forse la cosa più difficile. Gli allenatori prima citati non accetterebbero mai un contratto a 6 mesi. Chi viene interpellato in questo momento deve avere davanti un progetto. Sta ai dirigenti scegliere qualcuno con cui parlarne. A Conte non puoi dire: 'Vieni qua ad allenare una squadra piena di promesse'. Conte, come Capello, vuole vincere o, almeno, allenare una squadra in grado di ottenere risultati importanti. La stessa cosa vale per Blanc, che ha vinto diversi titoli. Non viene per allenare una squadra per 6 mesi e non credo accetterebbe una squadra in grado di vincere solo tra 2-3 anni. La maggiore difficoltà della Roma è questa: forse non è stato chiarito a media e tifosi che quest'anno la squadra è stata costruita per poter lottare con la Juve tra 2-3 anni. E' stata tolta tanta esperienza ed è stata messa in mano a calciatori giovani, pur di talento, come Cristante, Schick, Zaniolo o altri. Questi non sono calciatori con cui puoi sperare di vincere subito il campionato. Bisogna dire che si sta costruendo una squadra per il prossimo futuro e allenatori che accettano questa proposta in corso non sono tanti. Blanc e Conte di sicuro non lo sono, poi magari sarò smentito domani”.

PROBLEMA ROMA – “Innanzitutto, in casa Roma, bisognerebbe andare ad esaminare il perché di tanti incidenti. Non è possibile ci siano così tanti infortuni muscolari. Quella giallorossa è una squadra giovane e come tale non ha l'esperienza tale da supplire a delle mancanze tecniche. Quello che è successo sabato è un errore da addebitare a tutti, non solo a chi era in campo. C'è stato probabilmente anche qualche errore dell'allenatore, ma nessuno è perfetto. Tutti noi commettiamo degli errori. Resta il fatto che la Roma di oggi sta giocando al di sotto delle aspettative e della sua caratura tecnica”.

FUTURO SCHICK – “Ha ragione Giampaolo quando dice che Schick è più una seconda punta o un giocatore dietro la punta. Non è una punta centrale, l'ho sempre detto. Sabato ha creato occasioni per altri ma lui non ne ha avute. Si è liberato un paio di volte ma la palla non gli è mai arrivata. Non si può gettar sempre la croce su di lui. Contro l'Inter Schick ha fatto un numero importante per Florenzi, che poi ha preso il palo. Schick ci sta mettendo del suo ma sta anche pagando gli errori di tutti. Non è solo colpa sua, non è che Dzeko quest'anno abbia fatto tantissimi gol. Fossi il procuratore di Schick, io lo manderei a giocare altrove in prestito a gennaio. In questo momento, avrebbe più possibilità di mostrare il suo valore lontano da Roma, dove ogni suo errore viene sottolineato. E' anche normale: quando un calciatore viene pagato così tanto si porta dietro inevitabilmente la sua valutazione”.

“Non so se farebbe bene a tornare alla Sampdoria, dal punto di vista logico non la vedo fattibile perché la Roma dovrebbe pagare lo stipendio ad un giocatore pagato così tanto per ridarlo alla squadra da dove l'ha preso. Schick in Spagna? Il calcio spagnolo, rispetto a quello italiano, dà più valore alle capacità tecniche dei calciatori. Lui tecnicamente ha poco o nulla da invidiare, credo che la Spagna possa essere una platea giusta. L'importante, però, è che trovi una squadra che gli dia la possibilità di giocare con continuità. Una volta sbloccatosi, poi ci chiederemo: 'Ma è lo stesso Schick di Roma?!'. Il fattore psicologico è molto importante. Lui deve ritrovare il coraggio di rifare le cose viste alla Sampdoria”.

 

Stefano D'Alessio

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