Italia Under 21, Adjapong: “Buu razzisti? Già avuto esperienze simili”

Il calciatore del Sassuolo è intervenuto in conferenza stampa dal ritiro della Nazionale

ITALIA UNDER 21 ADJAPONG / Ungheria e Marocco. Saranno questi i prossimi test dell'Italia Under 21 in vista degli Europei del 2019. Dopo il ko con la Spagna in trasferta e la vittoria a Cittadella con la Slovenia, gli Azzurrini torneranno in campo giovedì 5 ottobre a Budapest contro l'Ungheria e martedì 10 ottobre a Ferrara contro i pari età marocchini. Per affrontare le amichevoli il ct Luigi Di Biagio ha convocato ventitré calciatori, tra cui Claud Adjapong. Il difensore del Sassuolo, nato a Modena nel '98 da genitori ghanesi, è intervenuto in conferenza stampa al primo giorno di ritiro a Roma: “Indossare la maglia azzurra per me è una grandissima emozione. Non ho avuto la fortuna di fare tutta la trafila. Sono entrato subito nell’Under 19. Vestire quella era una grande soddisfazione e motivo di orgoglio, ma quella dell’Under 21 mi dà qualcosa in più. Mi fa capire che sono tanto vicino alla Nazionale maggiore”. 

Italia under 21, Adjapong: “Obiettivo Nazionale maggiore”

Il calciatore poi prosegue raccontando del ritiro azzurro: “I ragazzi li conoscevo tutti, già dalla scorsa stagione. Siamo prima uomini e più compagni di squadra. Il presidente (Tavecchio, ndr) ci ha parlato chiedendoci di dare il massimo senza pensare che siano amichevoli. Dobbiamo avere la mentalità giusta”. 

CRESCITA – “Se il club ti dà fiducia arrivi qui che sei più felice. Se non giochi, puoi trovarti un po' perso, perché nel club non sei abituato a giocare. Ho sempre lavorato in silenzio a testa bassa e ho sempre pedalato. Sono arrivato ad un buon punto e devo fare di più. Sono nato attaccante, poi sono diventato difensore. Devo cercare di migliorare”.

SASSUOLO – “Arriviamo da un periodo un po' buio e sfortunato. Nella partita di ieri si poteva fare di più nel primo tempo, ma oggi è un altro giorno e bisogna tornare in Nazionale”.

STUDIO E RAZZISMO – “A scuola faccio un po' fatica, ma i faccio i corsi da privatista e quando non mi alleno posso studiare. Se ho sentito i buu ieri? LI ho sentiti anche io, ma quando sono in campo sono molto tranquillo. Penso a fare la mia partita. Nel mondo di oggi c'è gente di questo tipo. Nel 2017 non si posso fare discriminazioni sul colore della pelle o sul sesso. Ho già avuto esperienze del genere”.

Impostazioni privacy