Roma-Genoa, Spalletti ‘bacchetta’ Totti: “Essere capitano…”

Il tecnico giallorosso prima dell’ultima giornata di Serie A

ROMA GENOA CONFERENZA SPALLETTI / Dal secondo posto da conquistare all'addio di Totti: c'è di che parlare nelle news Roma con Luciano Spalletti che si presenta in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Genoa, valida per l'ultima giornata di campionato. Calciomercato.it vi ha offerto in diretta le parole dell'allenatore giallorosso. Uno Spalletti che mette in guardia dalle insidie del match (“bisogna vincere o la festa ce la fanno gli altri”) e su Totti non risparmia qualche frecciatina (“essere capitano vuole dire anche donare quello che hai agli altri”). 

INSIDIE – “Sono le stesse: la testa che va su un altro tipo di attenzione, ugualmente bellissimo e importante, e si perde di vista quello che deve essere l'obiettivo. Che festa sarebbe se non ci fossero i tre punti. E' da ricordare che noi dobbiamo fare questa partita nella maniera giusta. Esibire la nostra forza, la nostra mentalità, quella che è stata la benzina che ci ha portato a giocarci questa partita”. 

CRESCITA – “Di confronti ce ne sono stati tanti, forse la cosa fondamentale è di avere usato la strategia che ogni volta si riparte da zero. Quando ti abitui a vincere, aumenta il film del tuo ego e spesso succede che poi diventa più un io che un noi. C'è bisogno di un noi per vincere. Se ogni volta che vinci una partita, riesci a farli capire che c'è da ripartire da zero, è la miglior medicina per arrivare ad obiettivi di squadra. Noi non abbiamo preso imbarcate, abbiamo perso partite fondamentali ma anche vinte tantissime. Il ripartire da zero è stata la qualità di questa squadra”. 

TOTTI – “Totti giocherà un bel pezzo di partita e sarà quello più importante secondo me. Aver allenato Totti significa essere fortunati: ho potuto apprezzarlo non solo quando c'è stata la partita. Ho avuto la fortuna di vedere la qualità del suo piede, delle sue giocate, qualche volta accorgermi in ritardo delle sue intuizioni. Sono uno fortunatissimo. Poi c'è anche qualche altra cosa che lo riguarda: l'ho visto segnare tante volte e ci sono molti gol che potrebbero essere messi in fila in una lista lunghissima tra i più belli. Poi però metti al 30esimo posto uno che vale il primo. C'è da vedere anche il suo sentimento, lui ancora si deve esprimere. Mi è capitato ieri in palestra e vorrei sentirlo parlare, vorrei sentirlo contento della decisione da prendere per il suo futuro”. 

ULTIMA DI SPALLETTI – “Bisogna arrivare in fondo come ci siamo detti. In questa partita c'è tutto quello che stiamo cercando da un anno e allora dobbiamo essere bravi. Siamo a un passo, dipende da noi e non vogliamo sbagliare niente: dobbiamo essere concentrati sulla vittoria, i tre punti sono fondamentali per far venire bene questa festa, altrimenti la festa ce la fanno gli altri. Il Napoli non mollerà fino alla fine. Noi siamo stati bravi a rimetterci in carreggiata, è una squadra fortissima: ha perso ma non ha mai tradito. Questa è una squadra da Roma”. 

Roma-Genoa, Spalletti in conferenza: frecciatina a Totti

TOTTI – “La qualità fondamentale è quello che fa quando scende in campo. Tra le tante cose importanti, primeggia il carattere: in una situazione dove tutti ti fanno sentire scomodo, fai vedere che qui comando io. Un modo per far vedere la forza che uno ha. Questo lui l'ha fatto, si è messo a disposizione tante volte. La cosa che mi ha dato fastidio? Nessuna, alcune volte non ho condiviso le sue prese di posizione. Qui siamo colpevoli tutti: l'abbiamo un po' creato questo calciatore che può coprire qualsiasi situazione. Totti ha molte di queste qualità, in qualcuna bisogna che lui faccia ancora conoscenze più profondite. Essere capitano e leader di una squadra vuole dire anche donare quello che hai agli altri. Lui  magari lo ha fatto, ma agli altri questo messaggio non è arrivato. E' sempre stato messo da parte in qualsiasi performance, magari annullando la qualità di un altro calciatore, cosa che per un club, un allenatore, una tifoseria dovrebbe essere un po' sviluppata. La Roma deve vincere, non dobbiamo accontentarci se ha vinto Totti. La Roma deve vincere e Totti deve far sapere usare questi successi perché lui da solo non basta. In una stagione sbagliò sei rigori di fila: secondo me un calciatore quando sbaglia tre calci di rigore, si può cominciare a parlarne. Chiedo ai compagni e loro si tirano indietro perché 'se si avvicina Francesco…'. Nel contesto di essere leader c'è quello di essere tra voi: non che io posso sbagliarne cento. In quel momento lì questa cosa mi andò poco bene. Ma se non trovi uno che lo vuol battere, diventa una presa di posizione difficile. Totti è un dono che è stato fatto a tutti quelli che amano a questo sport e gli vogliamo tutti bene. Poi ogni tanto Totti viene usato per altri fini: a proposito di questo fammi fare un appello. Lasciategli fare a Vocalelli qualche volta la prima pagina come vorrebbe, altrimenti diventa acido, velenoso. Finisce che vuole far vedere che gli vuol bene però è quello che lo usa perché Totti stana la Roma è una cosa brutta. Meno male che si è ricreduto perché ci vuole una qualità perché sia una festa vera”. 

INTER – “Non ti confermo nulla, tento di fare le cose migliori per domani. Poi si tenta di andare a mettere un po' di veleno affinché ci si morda tra di noi. Noi cerchiamo di remare nella stessa direzione, fare sempre più grande la Roma. Ora c'è attenzione per vincere questa partita qui, tutti i giocatori state tranquilli che entreranno in campo con la determinazione giusta per questo risultato. Il resto non conta”. 

COMPLICATO LAVORARE A ROMA – “Non è complicato. E' una situazione dove si può lavorare benissimo, l'essenziale è fare chiarezza su questa cosa qui: si lavora nella stessa direzione e lavoriamo tutti per la Roma. Poi gli allenatori si cambiano, ho letto dei nomi, ma sono cose che succedono. Non so se il prossimo anno la Roma avrà cambiato allenatore, in settimana ci incontreremo. Domani c'è da dare spazio a quello che succede perché se Francesco dice che è l'ultima partita, lo spazio è tutto per Totti. Poi ci si rivede lunedì, martedì, anche con la società e si parla”. 

FUTURO – “Sono cose che si affronteranno nella prossima conferenza stampa. Ho fatto vedere che, in un campionato difficilissimo, facendo risultati importanti (ma ognuno li fa apparire come vuole) che questa è una squadra di grande valore, una squadra di campioni. Se non ho vinto nessun titolo la responsabilità è mia. La società mi ha messo a disposizione una squadra forte. Ma se domani si riesce a vincere, si è rimesso a posto tutto. Quando abbiamo perso, poi ci siamo sempre rialzati. Giocatori eccezionali. Gente come Vermaelen, Alisson, Gerson, non li ho mai fatti giocare e devo ringraziarli. Hanno dato un contributo fondamentale affinché vengano fuori queste qualità, questo carattere, questa reazione. Questa cosa che deve nascere dentro. Bisogna far vedere cosa hai dentro per vincere”. 

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