Napoli, un ricordo di Jorge Cyterszpiller: l’uomo che portò Maradona

E’ morto suicida ieri il popolare agente argentino, che i tifosi azzurri ricorderanno molto bene…

NAPOLI CYTERSZPILLER MARADONA / Dietro le più grandi storie di sport c'è sempre qualcuno a dirigere tutto, a muovere i fili. È così anche per il più incredibile colpo della storia del calciomercato, quello che nell'estate del 1984 porto Diego Armando Maradona dal Barcellona al Napoli. Un passaggio insperato, una trattativa lunghissima: tra i protagonisti anche Jorge Cyterszpiller, l'uomo della verità, quello che, a detta di tutti i presenti di allora, fu il vero artefice del passaggio in azzurro di Diego. Tra Jorge e El Pibe una amicizia vera, sbocciata diversi anni prima: il primo abitava a pochi metri dallo stadio dove l'Argentinos Juniors giocava le sue gare interne e quando Maradona arrivò nelle Cebollitas, le giovanili del club, fu amore a prima vista. Un incontro per caso, ma un rapporto che è durato nel tempo: Cyterszpiller avrebbe voluto avere le doti di Diego e si innamorò di lui, promettendogli che l'avrebbe seguito anche in capo al mondo.

Napoli, Maradona e Cyterszpiller: storia di un'amicizia interrotta bruscamente

Fu così: dal 1977, per ben otto anni, Jorge e Diego non si separarono mai. Anche le news Napoli dell'epoca ce lo raccontano, soprattutto quando, sette anni più tardi, Diego volle fortemente la maglia azzurra. Il Barcellona tenne sulla corda i dirigenti napoletani per un mese e quando Ferlaino con l'allora direttore generale Juliano stavano per perdere ogni speranza e rassegnarsi, fu proprio Cyterszpiller a telefonare da Barcellona al Dg fingendosi il presidente blaugrana Nunez e dando di nuovo vita alla trattativa. Giochi di mercato che diedero al Napoli la speranza, la voglia di trovare le giuste rassicurazioni bancarie e di sbarcare a Barcellona. Juliano e Ferlaino arrivarono in Catalogna con i documenti pronti e Jorge era lì ad aspettarli, pronto a portare in azzurro il suo grande amico. Diego fece di tutto per salutare il Barcellona e, arrivato a Napoli si innamorò subito. La sua prima apparizione al San Paolo si tenne il 5 luglio, ma la notte precedente, in gran segreto, lui, Cyterszpiller e altri due amici si recarono al San Paolo in avanscoperta. Fu l'inizio del mito. Jorge, però, non fece in tempo a vivere in prima persona i successi di Maradona in azzurro. Il loro legame, tanto forte quanto burrascoso, si interruppe sul finire del 1985. Mai una parola fu pronunciata dai due su quella brusca rottura, solo qualche anno fa Jorge interruppe il silenzio: “A Diego ho voluto, voglio e vorrò sempre bene. Per me questa è l'amicizia. Dalla mia bocca non sentirete mai uscire nessuna parola negativa su di lui”. Maradona non si pronunciò mai, ma apprezzò quelle parole.
Ieri, la notizia peggiore. Jorge aveva 58 anni, ma la depressione per una vita che non era più quella di un tempo ha avuto la meglio. Il calcio che non era riuscito mai a vincerlo, però, sa ricordarlo con affetto. Lo stesso affetto che oggi porterà con sé la stessa Napoli, che mai dimenticherà l'uomo che, in una calda estate di trentatré anni fa, seppe regalarle il più grande campione di tutti i tempi.

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