Inter, Gianfelice Facchetti: “La maglia va onorata sempre”

Il figlio dell’indimenticato Giacinto auspica il ritorno di Oriali

INTER CRISI FACCHETTI / “Manca un senso di appartenenza”. Non la tocca piano Gianfelice Facchetti all'indomani della sconfitta contro il Genoa, la terza consecutiva per l'Inter di Stefano Pioli in profonda crisi da circa due mesi, periodo in cui Icardi e compagni hanno ottenuto la miseria di 2 punti: “Anche se non lotti per lo scudetto devi correre lo stesso: esiste un’etica del lavoro da rispettare, ed in più sono strapagati per quello… – il duro commento del figlio dell'indimenticato Giacinto ai microfoni di 'Radio Deejay, come riportato da 'Passioneinter.com' – Allo stadio non vado molto spesso, e questo momento non aiuta sicuramente. Un commento alle ultime news Inter? Io non commento nulla, dovrebbero farlo chi comanda e chi va in campo. Il rispetto per se stessi e per i tifosi deve venire prima di tutto – ha aggiunto prima di invocare il ritorno di Lele Oriali – Manca anche un senso di appartenenza, chi sente ed insegna agli altri quanto è pesante questa maglia, uno come Oriali“. 

Inter, Facchetti junior: “Mio padre era un atleta perfetto. Con Adriano…”

Facchetti junior ha poi proseguito ricordando il papà, una figura carismatica di cui oggi l'Inter – che cambierà molti giocatori nella prossima sessione di calciomercato – avrebbe grande bisogno: “Il ricordo più bello che mi ha donato mio padre? Il ritorno contro il Liverpool nel 1964-1965: rimontarono e vinsero 3 a 0 con il terzo gol siglato da lui. Mio padre era un atleta perfetto: continuò ad allenarsi anche dopo il ritiro ed insegnava ai ragazzini quanto fosse importante una dieta corretta. Un esempio lampante era Adriano: ogni mattina lo pesava, ed il brasiliano recepì questi comportamenti come un segno di grande amore. Aveva un grande fisico e fu uno dei primi terzini goleador: Herrera lo forgiò, ma aveva anche delle doti atletiche che hanno cambiato la sua vita”.

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