SASSUOLO NAPOLI SARRI / Napoli alle prese con la trasferta di Sassuolo, valevole per la 33a giornata di campionato. Gli azzurri cercheranno di prolungare il momento positivo per restare vicini alla Roma, che invece giocherà contro il Pescara. Maurizio Sarri ha fatto il punto sulle ultime news Napoli in conferenza stampa. Calciomercato.it vi ha offerto la diretta testuale.
Inevitabile una domanda su Lorenzo Insigne, fresco di rinnovo col Napoli. Sarri è felice della notizia: “Sono contento del fatto che un ragazzo napoletano può diventare la bandiera della squadra della sua città. Questi sono aspetti romantici che nel calcio fanno sempre bene. Ora pensiamo alla gara di domani”.
SASSUOLO – “A differenza di quello che tutti scrivono, il Sassuolo è una squadra forte, che quest'anno ha pagato l'impegno europeo e infortuni pesanti. Nella partita singola è pericolosissimo. Di Francesco è un ottimo allenatore che sta facendo un percorso lungo con una squadra forte. Con un pizzico di fortuna avrebbe ripetuto le prestazioni dello scorso campionato. Il Sassuolo è una squadra pericolosa”.
FORMAZIONE – “A grandi linee ho deciso, poi improvvisamente posso cambiare uno o due giocatori, come capita spesso. Hamsik? Vediamo come va la situazione oggi. Vedendo quella di ieri penso di si. Il ragazzo non si voleva fermare ma è giusto fermarsi per evitare rischi”.
Se Insigne ha prolungato fino al 2022, Sarri ci tiene a spiegare un particolare del suo contratto siglato l'anno scorso: “Non ho un contratto lungo. Io il prossimo anno sono in scadenza perché ho una clausola di uscita io e una clausola di uscita il Napoli. A livello teorico può essere anche il mio ultimo anno qui. Da cosa dipende la permanenza? Non ne ho idea e non ci penso. Che posso saperne, magari litigo con De Laurentiis e ci prendiamo a testate (ride, ndr)”.
LA CRESCITA – “Questo ciclo del Napoli è forte, se fossi la società però penserei anche ad altre cose. Siamo a un livello dove o si fa un passo in avanti o uno indietro. E' difficile restare su questi livelli. Sono contento di rappresentare questo ciclo, ma per un futuro a lungo raggio ci sono tanti ragionamenti da fare. A livello di mentalità la squadra è in crescita ma ci sono ancora margini. Dal punto di vista della personalità pure si può fare meglio. Ci sono alcuni aspetti che ci fanno essere positivi sul futuro della squadra”.
SCUDETTO – “Io penso che il Napoli attuale non possa programmare uno scudetto. Ci sono squadre più forti sotto tanti punti di vista. Ma noi dobbiamo cercare un evento che vada al di là della logica. Una società che ha il quarto o quinto fatturato in Italia non può preventivare uno scudetto. Se accade rappresenta un evento particolare. Se una società vuole vincere lo scudetto deve aumentare il fatturato. In giro per l'Europa è sempre più raro vedere una quarta, quinta o sesta azienda per fatturato vincere. E' successo l'anno scorso in Inghilterra, per fortuna, ma in altri paesi è più diifficile. In questo momento lo scudetto è un sogno, non una programmazione”.
OBIETTIVI – “Se non dormo, lo faccio dopo le partite. Prima sono abbastanza tranquillo e mi concentro sul lavoro del campo. Le partite sono piene di eventi ed episodi che riguardano però una singola gara. Se una squadra si esprime bene in allenamento, alla lunga paga. I ragazzi sanno che forse non ci sono margini di errore, bosigna fare di tutto per raggiungere il secondo posto. In questo momento bisogna avere la testa solo alla partita di domani”.
IL GIOCO – “Tanti giocatori in doppia cifra? Vuol dire che sono forti. Se i calciatori non hanno qualità l'allenatore non può portare a risultati di questo tipo. I nostri margini di miglioramento non passano da questo. A volte fare più o meno gol non fa la differenza. Invece, subirne qualcuno in meno sì. Bisogna cancellare i gol stupidi presi quest'anno. Se un giocatore è forte ti facilita notevolmente il compito. Mertens è un giocatore forte che si è calato nel ruolo e lo ha sentito suo. In mente lo avevamo anche in preparazione questo ruolo”.
GLI ERRORI – “Le sconfitte con le piccole riguardano tante squadre, non solo noi. Il campionato nostro è di grandissimi punti solo per una squadra, in altri campionati non è così. Il nostro campionato è piuttosto competitivo, ma dovrebbe essere ancora più livellato, cosa che credo che non rivedremo mai più dati gli interessi che ci sono. Le singole disattenzioni sono difficilmente migliorabili. Se nella testa dei ragazzi scatta la molla di voler fare di più, ci saranno miglioramenti magari”.
CALCI D'ANGOLO – “E' uno dei particolari collettivi in cui dobbiamo migliorare. Per caratteristiche non possiamo sfuttarli al massimo. Su angolo abbiamo segnato con Insigne e Mertens, ma sono d'accordo che possiamo migliorare”.
LA VAR – “Dipende chi guarda e cosa guarda. Su tutti i campi servirebbero le stesse telecamere e posizionate allo stesso modo”.
MORTE SCARPONI – “E' un giorno triste. Corridore forte, personaggio bello, sempre sorridente e spiritoso. Ho conosciuto alcuni suoi compagni eme ne hanno sempre parlato come un punto di riferimento. Una persona umanamente di grande livello”.
M.D.A.
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